Se mai poserà il suo sguardo sprezzante sull’Italia, il neopresidente degli Stati Uniti d’America, dovrà chiarire un mistero: se abbia davvero incontrato uno dei suoi fan più entusiasti, il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
“L’uomo che sussurra ai tiranni” – da Putin a Kim Yong Un – e che ha definito la vittoria di Trump “una botta alla globalizzazione, la rivincita del popolo, del coraggio, dell’orgoglio, dei temi del lavoro e della sicurezza, alla faccia dei banchieri, degli speculatori, dei cantanti, dei giornalisti e dei sondaggisti”, era accorso in aprile anche alla corte di Mister Manomorta per sottolineare con un selfie l’asse anti-immigrati con la destra americana.
Subito dopo però, Trump disse a Michael Wolff, giornalista de The Hollywood Reporter: “Non è vero non l’ho incontrato e non avrei voluto incontrarlo – ha detto Trump trattando Salvini come uno degli 850.000 italomessicani…
In uno splendido documentario di Itn su Trump un oppositore dice: “ Trump si rivolge agli sconfitti, ai poveri d’America, ai ‘loosers’ e dice loro che sono poveri e sconfitti e ‘loosers’ per colpa di altri popoli, di altre religioni, di altri immigrati. Beh, Hitler fece la stessa cosa con i tedeschi”.