Lo ha approvato all'unanimità la Conferenza delle Regioni. "Aiuteremo le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare", ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini. Si tratta del primo step compiuto per dare attuazione alla legge
La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al decreto sul Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave. Oggi è stato autorizzato il riparto di 90 milioni di euro per il 2016: a tanto ammontava il finanziamento previsto del fondo per il Dopo di noi, divenuto legge il 14 giugno scorso. Si tratta del primo step compiuto per dare attuazione alla legge sul Dopo di Noi. “Entro Natale – scrive il settimanale Vita, specializzato su tematiche sociali, sul suo sito web – sono attesi anche gli obiettivi di servizio per le prestazioni da erogare ai destinatari della legge nei limiti delle risorse disponibili a valere sul fondo”.
“Sono profondamente soddisfatto per il via libera che la Conferenza delle Regioni, all’unanimità, al decreto sul Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini, commentando l’intesa delle amministrazioni regionali. “E’ uno strumento fondamentale per sostenere progetti individuali per le persone con disabilità gravi, definendo gli specifici sostegni necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie e sociali nell’ambito di progetti che saranno definiti con la più ampia partecipazione possibile del disabile”.
La Lombardia avrà a disposizione 15.030.000 euro, seguono Campania e Lazio con ciascuna 9.090.000 euro, la Sicilia con 7.740.000 euro. “Per questo motivo – ha proseguito il numero uno della Conferenza delle Regioni – credo che sia da sottolineare soprattutto il percorso programmato di accompagnamento verso l’autonomia e l’uscita dal nucleo familiare di origine, anche attraverso soggiorni temporanei al di fuori della famiglia. Così come è importante per coloro che sono privi del sostegno familiare, prevedere residenzialità che guardino anche a diverse modalità, inclusa l’abitazione di origine, gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing che mettano al centro la tutela del diritto della persone disabile. E’ un passo importante – ha concluso – che rende più sostenibili gli interventi di welfare già attivati nelle diverse Regioni”.