“Ho scelto di essere vegetariano, perché la carne che mangiamo può diventare una bomba a orologeria per il nostro pianeta”. Così Umberto Veronesi, fondatore e guida fino all’ultimo della Fondazione che porta il suo nome, divenuta negli anni punto di riferimento per la cura dei tumori a livello internazionale, morto all’età di 90 anni, si esprimeva ad Announo con Giulia Innocenzi dopo aver visto l’inchiesta sugli allevamenti intensivi dei maiali in Pianura Padana. Da sempre, infatti, l’oncologo è stato anche a sostegno della salute animale e del vegetarianismo, diventando egli stesso vegetariano e pronunciandosi contro il consumo di carne. “Questi non sono animali, ma macchine di trasformazione. Gli allevamenti intensivi sono lager? Non mi sorprende, fa parte del gioco al massacro”, aveva spiegato.