La terra nel Centro Italia ha tremato ancora dopo i terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso che avevano provocato centinaia di morti e la devastazione di antichi borghi medievali. Una nuova scossa di magnitudo 4 si è verificata nella provincia di Macerata alle 2.33 di questa notte, con epicentro a 4 chilometri dal comune di Castelsantangelo sul Nera, 9 da quello di Norcia. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la scossa è partita da una profondità di 11 chilometri.

Intanto oggi sono tornati sui banchi della scuola allestita in un prefabbricato alle porte di Norcia i ragazzi delle superiori che hanno ripreso l’attività scolastica. Stamattina alle 8.30, una improvvisata campanella ha segnato un parziale ritorno alla “normalità”. I ragazzi rientrano dunque in classe in un prefabbricato che era stato commissionato dopo il sisma del 24 agosto scorso e consegnato in questi ultimi giorni. Ieri l’esercito ha poi consegnato tutto il materiale utile: dai banchi alle sedie, ma anche uno zainetto e una copia della Costituzione per rutti i ragazzi. Oggi pomeriggio, nello stesso fabbricato, ad andare a scuola saranno invece i ragazzi delle scuole medie e i bambini delle elementari.

Anche Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, ha annunciato la riapertura delle scuole per oggi dopo la sospensione legata al ripristino delle condizioni di sicurezza per la viabilità. Porta il nome della “maestra Barbara”, come la chiamavano i suoi alunni, un’aula della scuola dell’infanzia di Pantalla di Todi, da sabato scorso intitolata a Barbara Marinelli, di Orvieto, morta insieme al marito, Matteo Gianlorenzi, sotto le macerie dell’Hotel Roma, durante il terremoto ad Amatrice del 24 agosto scorso. Alla cerimonia di intitolazione dell’aula erano presenti, tra gli altri, anche i genitori dell’insegnante. Marinelli aveva lavorato a Pantalla dall’anno scolastico 2009-2010 al 2013-2014, come ricorda il Comune in una nota.

A Cascia a tornare in classe oggi sono solo gli alunni del liceo scientifico e dell’Ipsia che usufruiranno dei locali dell’Opera di Santa Rita, a Roccaporena, rimasta intatta dopo il sisma e messa a disposizione dalla Curia. Per gli altri alunni e per i studenti di Preci e Monteleone di Spoleto serviranno altri giorni per rientrare in classe.

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