Prendete un mercato di periferia, uno spazio un tempo popolato da salumerie e fruttivendoli, ma rimasto vuoto con l’avanzare della crisi. E poi metteteci dentro un’orchestra sinfonica, l’Orchestra Senzaspine: 200 musicisti tutti under 35 con in testa l’idea di riportare la passione per la musica classica tra il grande pubblico. Così nasce il Mercato Sonato di Bologna, progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, che vuole ridare vita, attraverso la cultura, l’arte e soprattutto la musica, a un luogo ai margini della città diventato con gli anni deserto. L’esperimento è inedito, si tratta infatti del primo spazio pubblico in Italia interamente autogestito da un’orchestra giovanile.
“Un modello da replicare, unico a livello nazionale ed europeo” lo ha definito l’assessore all’Economia, Matteo Lepore, nel corso dell’inaugurazione avvenuta a fine ottobre. L’area è quella dell’ex mercato rionale del quartiere S. Donato, dove fino a qualche anni fa gli abitanti della zona andavano per fare la spesa. Ma l’apertura di centri commerciali nella zona, insieme all’aggravarsi della situazione economica, aveva pian piano svuotato il mercato di clienti e di esercenti. Per questo, nel 2015 il Comune di Bologna lo ha affidato all’Associazione Senzaspine, vincitrice del bando Incredibol!. Il lavoro di preparazione per arrivare alla realizzazione del progetto è durato un anno. “Dopo la prima fase di semina – spiegano i promotori – oggi il Mercato Sonato sta germogliando come centro polifunzionale e luogo d’incontro dove condividere la cultura in tutte le sue forme. L’obiettivo dell’intero progetto è dare nuova centralità urbana alla musica classica, ai giovani, alle espressioni creative e alle sperimentazioni, a partire dalla trasformazione di uno spazio pubblico di periferia, che vuole diventare un valore aggiunto per il quartiere e per l’intera città”.
Anima e motore del progetto è l’Orchestra Senzaspine, nata nel 2013 a Bologna e impegnata da tempo a rompere i vecchi schemi della musica classica. E anche il Mercato Sonato rientra in questo percorso. L’ensamble infatti si ritroverà a suonare in un contesto decisamente insolito, circondata da saracinesche abbassate e insegne di negozi. All’interno dello spazio le prove saranno aperte a tutti. Un modo per provare a far conoscere la musica classica anche a chi non è un frequentatore di teatri, arene e auditorium. In programma ci sono poi concerti di ogni tipo, laboratori per bambini, serate di tango, swing, aperitivi musicali, corsi di fotografia e video.
Una scommessa e insieme un progetto ambizioso, in cui la musica si appropria di spazi nuovi e prova a strapparli a un destino di abbandono e al rischio degrado. “Non è facile per dei giovani musicisti diventare gestori di uno spazio così complesso – spiega il presidente dell’associazione Senzaspine, Tommaso Ussardi – ma ce la stiamo mettendo tutta e siamo certi che il germoglio fiorirà, cosicché tutta la città possa assaporarne i frutti. La stagione avrà un carattere prorompente in cui musica classica, jazz, folk e rock danzeranno insieme alle altre arti, accendendo un faro di bellezza nel punto in cui centro città e periferia si incontrano”.