Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), imitando il premier Renzi intento a scrivere la lettera per il SI’ agli italiani all’estero: “Vivendo fuori mi conoscono poco, potrei anche sembrare credibile. Se non convinco tutti a votare SI’, il prossimo italiano all’estero sono io. “. Il comico rende poi omaggio a Tina Pica e alla celebre lettera di Totò e Peppino in ‘Totò, Peppino e la malafemmina’.
Tornato nelle sue vesti, commenta: “In un mese e mezzo Renzi ha fatto 71 comizi, cioè una media di 2 comizi al giorno. Nemmeno Che Guevara, quando doveva liberare Cuba, s’è fatto ‘sto culo. I sondaggi sul referendum? Quelli su Brexit e Trump li hanno cannati tutti. Sembravano Razzi quando tenta di imbroccare un congiuntivo: ‘Io credo che se avrei un aumentamento del vitalizio me lo spendevo tutto in Trump-sessuali’. Se trionfa il SI’, Renzi verrà proclamato anche Re d’Italia, Ad della Apple, Miss Maglietta Bagnata e Direttore Generale della Rai. Ah no, quello lo è già, scusate“. E aggiunge: “Avete sentito cosa ha detto Renzi a Radio Monte Carlo? Belin, io mi sono pisciato addosso dal ridere. E’ un vero comico. Ha detto che il SI’ è un voto anti-sistema. Infatti voteranno SI’ il governo, Confindustria, le banche, JP Morgan, Moody’s e il club Amici del cachemire. Notoriamente tutte associazioni no global. Le banche, poi, cazzo, sono anti-sistema per antonomasia. ? Eh già, c’è chi è direttore di filiale solo per dare delle sprangate ai bancomat da dentro. Dire che il SI’ è un voto ‘anti-sistema’ è come dire che il gin depura l’organismo”.
Crozza commenta poi le elezioni americane: “Trump non s’è nemmeno insediato che qui sono già tutti a destra di Almirante: Renzi cavalca il voto di protesta, Salvini si autoproclama ‘il Trump italiano’, Sala a Milano chiama l’esercito per controllare gli immigrati per le strade. Ed è passata solo una settimana. Fra quattro anni saremo così spostati a destra che Denis Verdini ci sembrerà Antonio Gramsci. Mi sa che le ‘Lettere dal carcere’ prima o poi le scriverà anche Verdini, se non arriva la prescrizione“.
Nel finale, Crozza ironizza con Alessandro Di Battista, ospite in collegamento: “Grillo vuole che Musei Vaticani paghino affitto a Comune di Roma? Ma non sono del Comune, non sono nemmeno in Italia!“. E imita il leader del M5S: “Belin, perché il Louvre non ha mai pagato l’ ICI al Comune di Roma, eh? E’ a Parigi? Ma che cazzo dici? Ma da quando? L’ha spostato il Pd, belin! Firme false a Palermo? Perché Palermo è in Italia e Parigi no? Allora è un complotto del Pd“