È una droga, ma non si sniffa o si fuma: si guarda. È la dipendenza da Internet, social network e videogiochi. Si tratta di un problema talmente diffuso che in moltissimi Paesi ormai sono nati gruppi di sostegno e programmi di recupero per gamer patologici. Per raccontarlo, Pablo Trincia è partito dall’Italia ed è arrivato in Cina. Un’inchiesta inedita andata in onda durante la puntata di Announo del 28 maggio 2015 che va tra il mondo reale e quello virtuale, con una domanda in testa: quali sono i pericoli? A Shangai e Pechino ha incontrato videogamers professionisti, ha assistito a grandi eventi dedicati a League of Legends e si è mosso tra chi della propria passione riesce a farne una professione e chi ne rimane schiacciato. Per quelli che ce la fanno ci sono fama e ricchezza, per gli altri i campi di rieducazione, sottoposti al duro codice militare cinese.
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