Aveva promesso di incatenarsi pur di impedire che nel suo albergo, a Ficarolo (Rovigo), arrivassero i migranti. Ma ieri mattina il proprietario dell’Hotel Lory, Luigi Fogli, nulla ha potuto: 15 richiedenti asilo – che non avrebbero potuto essere alloggiati presso l’ex zuccherificio di Cavanella Po, che già ne ospita 120 – sono stati accompagnati dalle forze dell’ordine all’interno della struttura che è stata requisita dalla Prefettura lo scorso primo novembre per collocarvi tramite la cooperativa Edeco i migranti. Così come mostra il filmato di Servizio Pubblico. Al momento dell’arrivo, il proprietario dell’hotel – che ha cercato di barricarsi nella struttura, insieme alla figlia Barbara – ha anche accusato un leggero malore dal quale si è subito ripreso. “Non vi consegno le chiavi, vi farò pagare tutti i danni”, ha urlato Fogli alle autorità. E per alcune ore l’uomo è riuscito a impedire che i migranti potessero entrare nelle stanze. La requisizione dell’albergo da parte del prefetto di Rovigo nasce da una manifestazione d’interesse dello stesso proprietario che un mese fa aveva chiesto informazioni alla prefettura sul sistema di accoglienza degli immigrati, dal momento che la sua società è in crisi. Fogli, a pochi metri dall’albergo gestisce, infatti, anche un ristorante e un night club con annesso privè. Ma quando l’uomo ha scoperto che per ogni migrante avrebbe ricevuto solo 7 euro al giorno ha ritenuto l’affare non più conveniente. Il prefetto Enrico Caterino è, invece, andato avanti disponendo comunque il sequestro dell’intera struttura per ospitare 50 profughi e scatenando le proteste di Fogli. Dopo due settimane di trattative, a cui ha partecipato anche il sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani, sembrava si fosse giunti a un accordo: 10 profughi ospitati in albergo per un mese, nell’attesa di trovare una struttura o delle abitazioni sfitte in paese. “Il prefetto avrebbe però voluto farmi firmare un impegno a non ricorrere al Tar contro il suo provvedimento. Ma io ho detto di no”, ha spiegato Fogli. Così ieri mattina il blitz delle forze dell’ordine ha messo fine a ogni possibile mediazione. E dopo due settimane di presidio della Lega Nord, Forza Nuova e Casapound, Luigi Fogli è rimasto solo. “E’ una giornata triste per il Veneto e per tutti gli imprenditori del comparto alberghiero che vedono calpestati i propri diritti da uno Stato allo sbando sull’emergenza migranti. Ora nessuno è al sicuro”. Così il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale veneto Nicola Finco ha commentato i fatti di Ficarolo dove nelle scorse settimane sono apparsi disegni, svastiche e frasi oscene sui muri di edifici pubblici contro i migranti.