L'autorità garante della concorrenza sospetta che abbiano applicato tariffe tali da non consentire agli operatori più piccoli di coprire i costi, mandandoli fuori mercato. Sotto la lente gli sms "massivi", tra cui per esempio i messaggi di avviso dell'addebito della carta di credito
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato due distinti procedimenti istruttori, nei confronti rispettivamente di Vodafone Italia e Telecom Italia per possibili comportamenti abusivi riguardanti i servizi di invio massivo di sms, strumento usualmente utilizzato dalle imprese per comunicare con i propri clienti, in violazione dell’articolo 102 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea che regola l’abuso di posizione dominante.
In particolare, Vodafone e Telecom Italia avrebbero ostacolato i concorrenti attivi nel mercato dell’invio di questi sms massivi, tra cui ci sono per esempio i messaggi di avviso antifrode bancaria (addebito della carta di credito o del c/c, accesso alla pagina personale della banca) o le notifiche di avvenuto invio o ricezione delle spedizioni, abusando delle proprie posizioni dominanti nei rispettivi mercati di terminazione sms sulla propria rete. L’avvio dei procedimenti è stato notificato mercoledì nel corso di ispezioni effettuate dall’Autorità in collaborazione con il nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La segnalazione che ha dato il via all’istruttoria è stata fatta da un operatore concorrente, secondo cui Vodafone e Telecom Italia, operatori verticalmente integrati, avrebbero applicato sul mercato a monte della terminazione sms sulle rispettive reti e sul mercato a valle dell’invio massivo tariffe che renderebbero il margine potenziale per i concorrenti nel mercato al dettaglio insufficiente a coprire i costi per fornire i servizi ai clienti finali. Se fosse verificato che le due aziende hanno effettivamente abusato della propria posizione ledendo la concorrenza, verranno sanzionate. Il termine del procedimento è previsto per il 30 novembre 2017.