Maltrattamenti e vessazioni ai danni di una donna di 65 anni, invalida in quanto affetta da problemi mentali: questa l’accusa contestata a una coppia di badanti, un uomo e una donna di 54 e 41 anni, entrambi originari dello Sri Lanka, a cui ieri è stato notificato l’ordine del gip di Arezzo di allontanarsi dalla casa dell’anziana che avrebbero dovuto assistere e di non avvicinarsi più né all’abitazione né agli altri luoghi frequentati dalla vittima. L’indagine, condotta insieme da squadra mobile e carabinieri di nucleo operativo e radiomobile di Arezzo, è stata svolta anche con microspie e riprese video “inconfutabili – spiegano gli investigatori – che hanno inchiodato i due badanti”. Per l’accusa la coppia, che viveva gratuitamente in casa dell’anziana, “piuttosto che prendersi cura di lei, la vessava e malmenava con una violenza sempre maggiore e cresciuta a tal punto da obbligare la donna a ricorrere, in differenti occasioni, alle cure mediche”. A far partire gli accertamenti segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine: i lividi e le contusioni riscontrati alla 65enne, seppure compatibili con incidenti domestici, avrebbero destato sospetti tra gli operatori socio assistenziali che seguivano la donna di giorno e anche tra i sanitari che le avevano prestato le cure. I due badanti inizialmente si sarebbero allertati in conseguenza dei sospetti sui presunti maltrattamenti e, spiegano gli investigatori, nelle prime fasi dell’indagine sarebbero risultati “estremamente premurosi e tolleranti”. Gli accertamenti successivi, grazie alle riprese video, hanno però portato alla luce le violenze.
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