Questo pomeriggio a Torino, la Corte d’Appello ha condannato 38 dei 47 No Tav imputati nel maxi processo per i fatti del luglio 2011. “L’impianto accusatorio ha retto – ha dichiarato il Procuratore Generale Francesco Saluzzo – ma soprattutto non è stata riconosciuta agli imputati l’attenuante di avere agito per particolari motivi di valore sociale che conferma la distinzione tra i non violenti e i violenti”. Una distinzione che il movimento No Tav ha rifiutato con forza: “E’ un tentativo che la Procura ha sempre portato avanti, questa divisione sottolinea il carattere politico della Procura di Torino”. Dopo la lettura della sentenza, un centinaio di attivisti ha marciato per le vie della città fino alla stazione di Porta Susa: “Nel movimento No Tav non ci sono buoni e cattivi – spiega Luca, uno degli attivisti condannati – c’è un movimento coeso ed eterogeneo che continua la sua residenza fin quando non vedrà cadere il cantiere di Chiomonte”
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