Buon compleanno a padre Paolo Dall’Oglio. Gesuita italiano che ha vissuto decenni in Siria, lavorando per il dialogo islamo-cristiano.
Fondatore della comunità monastica di San Mosè l’Abissino, per lungo tempo è stato a capo della comunità monastica di Mar Musa, a nord di Damasco. Fino al giugno del 2012, quando è stato espulso dalle autorità del regime dopo aver preso posizione a favore del piano di pace dell’allora inviato speciale Onu per la Siria, Kofi Annan.
In un libro conversazione con Guyonne de Montjou – Mar Musa. Un monastero, un uomo, un deserto (Ed. Paoline, 2008), nella nuova edizione con il titolo: Paolo Dall’Oglio l’uomo del dialogo a colloquio – raccontava: “Il vero, unico modo per fallire la propria vita è odiare l’amore di Dio. Si fallirebbe la propria vita se si pensasse che Dio è stupido ad ammazzarsi di fatica per cercarci, se ci si domandasse: ‘Perché, dopo tutto, questo Dio ama così tanto gli uomini (tanto da crearli, dare loro la libertà, la parola) e come fa a sopportare di essere ringraziato così malamente?’. Se si lasciasse questa domanda senza risposta, finiremmo presto per odiare ciò che è buono e gratuito. E qui si fallirebbe la propria vita. In caso contrario, si è catturati, condannati alla bontà“.