False comunicazioni sociali delle società quotate. E’ il reato ipotizzato nei confronti di 23 persone finite sotto inchiesta dalla procura di Roma nell’inchiesta che ha portato oggi a una serie di perquisizioni presso un gruppo di società collegate alla Methorios Capital spa. Tra gli indagati figura anche Alfio Marchini, candidato a sindaco di Roma, cui la Methorios Capital è direttamente collegata.
Nel primo pomeriggio la Guardia di Finanza ha eseguito 19 perquisizioni in 13 società collegate alla Methorios e presso le abitazioni degli amministratori, nell’ambito dell’operazione denominata Scacco matto. Secondo gli investigatori del Nucleo di Polizia valutaria, gli indagati avrebbero condotto operazioni finanziarie sospette per importi rilevanti che hanno interessato la Banca Popolare di Vincenza e la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.
Nei confronti di tutti gli indagati il reato contestato è quello di concorso in false comunicazioni sociali delle società quotate, in ordine ai bilanci (consolidato e di esercizio) della Methorios chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015. Marchini, in particolare, è sotto inchiesta per lo stesso reato riferito al bilancio, chiuso al dicembre 2015, della società Imvest spa.
Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, è stato avviato dopo la denuncia presentata il 4 ottobre scorso da Andrea Suriano, vicepresidente del cda e consigliere di Methorios e tra gli indagati, “da cui emerge – si legge nel decreto di perquisizione – un grave ed univoco quadro indiziario in ordine alla commissione dei reati”, riferiti all’approvazione di bilanci di società quotate all’Aim Italia.
Dalle verifiche “è emerso che nei bilanci e altre comunicazioni dirette ai soci e al pubblico sono stati consapevolmente esposti fatti materiali non rispondenti al vero e che è stata omessa la comunicazione al mercato di fatti materiali rilevanti circa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Methorios”.