A due settimane dal voto Pippo Civati ha riunito a Bologna i suoi per tirare la volata finale al No al referendum del prossimo 4 dicembre. Civati – che fu l’ideatore della prima Leopolda assieme all’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi nel 2010 – ha messo in piedi una sorta di ‘contro-Leopolda’ concentrata in poche ore ma densa di ospiti: tra gli altri l’ex presidente Rai Roberto Zaccaria, il politologo Gianfranco Pasquino, l’erurodeputata Elly Schlein, la consigliera regionale emiliana Silvia Prodi, nipote dell’ex premier. Per il suo intervento Civati ha inscenato un’ospitata alla trasmissione di Fabio Fazio su Rai3, ‘Che tempo che fa’. “Siccome Fazio non lo invitava mai, abbiamo deciso di invitarlo noi per farci dire che tempo che fa”, ha ironizzato l’attore Giulio Cavalli. Con una cartina meteorologica alle spalle Civati ha parlato di questa campagna referendaria: “C’è una zona di addensamento clientelare in bassa Campania, intorno a Salerno”, ha detto il segretario di Possibile riferendosi alle parole dette dal presidente della Campania Vincenzo De Luca in una riunione sul referendum poi raccontata dal Fatto Quotidiano. E sempre sul presidente campano affonda: “Ci si dovrebbe dimettere per le parole dette su Rosy Bindi”. Infine Civati fa una previsione sul futuro del governo: dopo il 5 dicembre se vince il No ci sarà un governo di passaggio, “forse guidato dallo stesso Renzi”, anche se “Franceschini è al lavoro, e Delrio è pronto”