“Modifica del Senato con la riforma costituzionale? Lo dico sinteticamente: non si vota SI’ per risparmiare. O meglio, non è l’argomento principale. Ma un risparmio netto c’è”. Così, durante Otto e Mezzo (La7), il presidente del Consiglio Matteo Renzi risponde al direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez, che gli chiede lumi sui 40 milioni di euro risparmiati con il nuovo Senato previsto dalla riforma. “Secondo i calcoli del Pd” – osserva Gomez- ” il Senato si riunirà poche volte al mese, al massimo quattro. Si tratta quindi di 40-50 sedute all’anno con un organismo che costa 500 milioni: fanno 10 milioni a seduta. Davvero forse conveniva abolire il Senato, perché tenere in piedi un Senato che costa 10 milioni a seduta è mostruoso“. Il premier attacca i politici sostenitori del NO: “Io non sono nato per fare il governo tecnico, il governicchio. Ho 41 anni, non ho più bisogno di aggiungere una riga al mio curriculum vitae. Se si cambia e si continua, io ci sono. Se si torna alla grande accozzaglia che è la base politica del NO, visto che i leader del NO sono sempre i soliti politici di prima che vogliono tornare a riprendersi il potere, se vogliono galleggiare, allora che gestiscano loro il paese. Io non sono capace a fare inciuci e accordicchi“. Il confronto tra Gomez e Renzi verte, poi, sul caso delle firme false del M5S a Palermo e sulle ‘ombre’ dell’Italicum