La sede dell’Istat è stata occupata dai precari dell’istituto nazionale di statistica. Che chiedono l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio, ora in discussione nella commissione Bilancio della Camera, che prevede la possibilità di immissione in ruolo per circa 350 lavoratori impiegati da sei anni a tempo determinato presso l’istituto. “Decisiva sarà la volontà del governo di dar seguito agli impegni presi nei confronti della ricerca pubblica, all’attuazione del Censimento Permanente e alla produzione delle statistiche ufficiali previste da regolamenti nazionali ed europei”, scrivono in una nota i lavoratori in mobilitazione. “Di conseguenza, solo un positivo esito dell’emendamento consentirà la regolare produzione dei prossimi dati sul Pil e sull’indebitamento netto che altrimenti potrebbero essere compromessi dalla mobilitazione in atto violando di conseguenza le scadenze imposte da Eurostat“.
Dopo l’Istituto Superiore di Sanità, prosegue il comunicato, un altro ente di ricerca è dunque in mobilitazione affinché, si legge in una nota, “le politiche del governo non affossino ulteriormente la ricerca pubblica attraverso l’uso indiscriminato e reiterato del precariato“.