“Se l’Occidente chiama qualcuno dittatore, per me è una brava persona”. E’ quanto ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, secondo cui a essere considerati come despoti sono in realtà i leader mondiali che non servono gli interessi dell’Occidente. Inoltre, il leader turco, intervenendo a Istanbul in occasione di un incontro dell’Organizzazione per la cooperazione islamica, è tornato a difendere il presidente eletto Usa, Donald Trump, criticando chi in “America ha iniziato a chiamarlo dittatore”. “Questo è il risultato che è venuto fuori dalle schede elettorali – ha detto il leader dell’Akp. Trump ha vinto. Abbiatene rispetto”.

Poi, rivolgendosi a quei paesi che avrebbero preso posizione contraria all’elezione del magnate, ha rincarato la dose. “Dopo il voto, la gente è scesa per strada in diversi paesi d’Europa e ha cominciato a chiamarlo dittatore”. “Non siete forse democratici? – ha continuato il presidente turco – La democrazia non è una questione di elezioni? Non si deve rispettare il risultato? Perché non rispettate il risultato del voto?”. Riferendosi a un certo atteggiamento anti-islamico manifestato da Trump durante la campagna elettorale, Erdogan si è detto fiducioso che “gli errori saranno corretti”. “Siamo abituati – ha sottolineato – a certe cose in politica. Oggi si parla in un modo, ma poi gli errori vengono corretti”.

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