Tornano in manovra gli 8 milioni di euro per il nuovo campus dell’Università Statale di Milano sulle aree Expo. Soldi che verranno prelevati da fondi dedicati alla ricerca: 3 dal fondo integrativo speciale per la ricerca (Fisr), 5 dal fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (First). Il governo sceglie quindi di finanziare quello che sarà ricerca fra una decina di anni, ovvero quando sarà portato a termine il progetto di sviluppo del post Expo, togliendo finanziamenti a quello che è ricerca già oggi. La misura è contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio approvato nella notte tra mercoledì e giovedì in Commissione, che ripropone alcune norme inizialmente contenute nelle bozze della manovra e poi saltate all’ultimo nella versione definitiva della legge approdata in Parlamento.
Il finanziamento alla Statale consentirà di avviare le attività di progettazione per la realizzazione dei nuovi dipartimenti scientifici che dovrebbero sorgere accanto allo Human Technopole, il centro di ricerca voluto da Matteo Renzi che, sempre in manovra, si è visto assegnare 770 milioni nei prossimi sette anni. Ulteriori fondi per il trasloco della Statale, secondo quanto annunciato dal ministro con delega all’Expo Maurizio Martina, verranno inseriti nel patto per la Lombardia che il governo firmerà nei prossimi giorni con il governatore Roberto Maroni.
L’emendamento approvato nella notte è la riformulazione di due emendamenti presentati dal democratico Francesco La Forgia e del leghista Guido Guidesi. E reintroduce in manovra anche i 9,5 milioni di euro che il ministero dell’Economia verserà alla società Expo per scongiurarne il fallimento. Anche questi fondi erano stati previsti nelle bozze della manovra, poi cancellati, riproposti in un emendamento al decreto fiscale che però nei giorni scorsi era stato giudicato inammissibile dal presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia. Particolare curioso: i 9,5 milioni verranno prelevati dal fondo per interventi strutturali di politica economica, sebbene servano, più che a finanziare qualcosa di duraturo e “strutturale”, a consentire la chiusura per liquidazione di Expo spa entro il 2021. Il rifinanziamento della società, che secondo le continue rivendicazioni dell’ex commissario unico Giuseppe Sala ha il bilancio in attivo, passerà anche per i 14,2 milioni in capo agli altri soci (comune di Milano, Città metropolitana, Regione Lombardia e Camera di commercio). A gestire il tutto ci sarà un nuovo commissario straordinario, che secondo le previsioni dell’emendamento sostituirà il collegio dei liquidatori attualmente in carica. La sua nomina è attesa per le prossime settimane.