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Siria, J.K. Rowling invia la saga di Harry Potter a una bambina ad Aleppo. La madre della piccola: “Grazie, mia figlia legge per dimenticare la guerra”

Bana Alabed e sua madre, vivono nella parte assediata della città siriana. Hanno visto il film del maghetto più famoso al mondo e, da un account twitter che ha raggiunto 94mila follower, hanno raccontato all'autrice che avrebbero voluto leggere la saga

Leggere Harry Potter ad Aleppo East, in Siria, per dimenticare la guerra. La scrittrice J.K. Rowling, ideatrice della saga di Harry Potter, ha inviato a una bambina siriana di sette anni, Bana Alabed, un e-book con tutti i libri del maghetto di Hogwarts, dopo che la mamma della bimba le aveva chiesto su Twitter come poteva trovarli.

L’account , che ha raggiunto oltre 94mila follower, è gestito dalla madre di Bana che posta giornalmente video e foto con protagonista la figlia. E qui, la madre, ha scritto che la piccola “legge per dimenticare la guerra”. Madre e figlia, residenti nei quartieri nella parte est di Aleppo, assediati e sotto costante bombardamento dai caccia russi e dell’aviazione governativa siriana, hanno visto uno dei film di Harry Potter e sono rimaste colpite. Così, questa donna ha deciso di raccontarlo a Rowling e riferire all’autrice quanto sarebbe piaciuto alla bambina leggere i libri. Da questa idea sono scaturiti una serie di tweet.

La scrittrice non ha tardato a rispondere: “Spero che leggerai i libri perché sono sicura che ti piaceranno”, ha twittato. Ma quello che la creatrice dell’universo magico di Harry Potter non sapeva era che la bambina non aveva modo di comprarli: “Le piacerebbe leggerli ma non li abbiamo. Come possiamo averli?”, ha risposto la madre. Poi, a un membro dello staff di Rowling è venuta l’idea di mandare l’e-book ad Aleppo, cosa di cui l’autrice si è rallegrata: “Brillante idea”, ha scritto sempre sul social network.

Dopo il regalo, la madre di Bana ha twittato una foto della piccola che tiene un cartello su cui si legge: “Molte grazie per i libri, amica J.K. Rowling. Ti voglio bene, da Aleppo”.

Forse una storia può far sparire, con un po di magia, la tragedia della guerra.

Foto tratte dall’account Twitter (@AlabedBana) gestito dalla madre di Bana Alabed