Sono numerose le donne allergiche al liquido seminale maschile, il più delle volte senza sospettarlo minimamente. 40 mila soltanto negli Stati Uniti secondo uno studio condotto dall’Università di Cincinnati. Ragazze e meno giovani ipersensibili a una delle componenti proteiche e biomolecole dello sperma, prodotte nella prostata. Ed è subito caccia aperta agli allergeni della discordia, anche se non va trascurata affatto la componente dieta come ha spiegato una delle massime autorità europee nelle vischiosa materia, Michael Carroll, docente di scienza riproduttiva e clinica alla. L’accademico ha esibito la vicenda di una donna allergica alle noci, vittima di un sinistro contraccolpo al distillato sessuale e amoroso del suo ragazzo dopo che quest’ultimo aveva deglutito una noce brasiliana. E così nessuna (e nessuno) potrebbe più dirsi al riparo dagli effetti collaterali dello sperma.
Già nel 2011 Carroll aveva firmato uno studio-pilota sul tema, intitolato “HHS”. Da cui si evince come i sintomi dell’allergia spazino dal prurito all’arrossamento, dal bruciore al gonfiore nella zona vaginale, passando per eczemi, orticarie e problemi respiratori. Sintomi che possono protrarsi per più di 24 ore, ma che vengono facilmente equivocati per altro (infezioni o vaginiti). Si tratta, invece, di una classica reazione allergica del tipo-1, la stessa scatenata dal polline e dai peli di gatto.
Le donne fanno la conoscenza del cosiddetto HHS subito dopo un rapporto sessuale senza protezione o a causa di un contatto occasionale di altro tipo col liquido fisiologico che contiene la vita. Come capire, allora, se si è allergiche o meno allo sperma? Bastano un’indagine allergologica e uno screening degli anticorpi nel sangue. E se si scopre che si è predisposte all’allergia? C’è il profilattico a fare da scudo oppure gli antistaminici, da prendere dai trenta ai sessanta minuti prima dell’amplesso. Ultima cosa, certo non in ordine d’importanza: il seme maschile non tradisce la sua vocazione riproduttiva nemmeno quando genera una reazione allergica nella partner soggetta ai suoi irrefrenabili spruzzi. Preoccupazione, certo, ma la fertilità femminile non è in pericolo.