Il 24 novembre era arrivato l’endorsement per il No dell’Economist. Ma oggi, sull’inserto speciale del settimanale The World in 2017 , emerge una posizione favorevole al sì al referendum e alle riforme di Matteo Renzi. In un pezzo dal titolo “La scommessa di Renzi” a firma del corrispondente da Roma John Hooper si legge che con una vittoria del governo il 4 dicembre, “l’Italia comincerà il 2017 con la possibilità di lasciarsi alle spalle il suo passato di governi instabili e leggi inefficaci”.
Al contrario, prosegue, “con un no si troverà ad affrontare una situazione familiare e deprimente di instabilità politica e – forse – anche economica”, prosegue l’articolo pubblicato nell’inserto. In un editoriale ieri sull’ultimo numero del settimanale si sostenevano invece le ragioni del ‘no’ al referendum e la necessità per l’Italia di attuare “riforme strutturali”. Il referendum, sottolinea il corrispondente da Roma, è diventato un “voto di fiducia” degli italiani sul governo e da questo dipende il destino dell’Italia. Per il 2017 l’inserto dell’Economist prevede che il Paese continuerà ad affrontare situazioni complesse, come l’emergenza migranti, e che la sfida maggiore sarà rappresentata dal mantenimento dei livelli di crescita economica.