Ci hanno provato tutti. Gli arabi prima e gli occidentali poi. Commercianti di uomini, donne e bambini. Una delle grandi vergogne della storia mai pienamente assunta dal destino. Anche in questo caso abbiamo creato nuove realtà e inediti profili di culture. In America Latina e altrove ci siamo ribellati, abbiamo creato città libere e abbiamo finto di credere al vostro vangelo di pezza. Non ci avrete mai, potete crederlo. Vi abbiamo dato ampie dimostrazioni. Ci venite a cercare con le vostre bande umanitarie per farci credere di essere diventati importanti. Non siamo ingenui e non lo siamo mai stati.
Cercheremo da voi quanto ci è stato portato via con l’inganno e la violenza. Le nostre ragazze si contano a migliaia sulle vostre strade e fioriscono assieme ai figli di una notte. Ci assediate con campagne intimidatorie sulla natalità e poi mendicate passeggeri e passanti per le vostre vuote città. Non ci avrete mai come complici. Credete di essere ancora i padroni del mondo. Pensate di essere il centro di tutto quanto vale. Fissate i prezzi, prestate denaro, confezionate sistemi di sfruttamento, esportate ideologie e scorie inquinanti.
Dettate le regole del gioco democratico e cospirate per vendere armi alle guerre senza fine. Non raggiungerete i vostri scopi perché troverete sempre qualcuno che si ribellerà alla vostra dittatura. Dei vostri imperi rimane poco o niente. La lingua che ci avete imposto ve la ridiamo cambiata proprio come la politica e l’economia. Viaggiate pure dove volete e fate attenzione a quanto promettete senza mantenere.
Le promesse saranno rivolte contro di voi e i vostri discendenti. Non abbiamo bisogno delle vostre rumorose elemosine da incorniciare nei cimiteri dei progetti incustoditi. Non ci interessano i vostri musei che imprigionano la danza della vita. Non ci avrete mai come burattini. Fabbricate tribunali speciali per condannare e diritti umani per governare il mondo. Fingete di commuovervi sulla nostra sorte e ideate ciechi piani di sviluppo. Lasciateci camminare e se lo vorrete seguiteci in silenzio. Andremo insieme e sarete stupiti dai paesaggi che mai avreste visto da soli. Non vogliamo i vostri eserciti e neppure ci interessano le uniformi militari per i generali da voi formati.
Ci bastano i nostri racconti e i sogni che abbiamo coltivato per decenni. Non siamo gelosi e siamo disposti a condividere le nostre povertà. Abbiamo sempre creduto che erano per tutti. Gli antenati sono come i nostri figli perché danno futuro al passato e passato al futuro. Neppure Dio ci ruberete per venderlo come fate con tutto quanto non ha un prezzo. Tutto ha per noi un legame con la vita e non ci sentiamo di reciderlo. Ci sono cose che non si possono comprare. Non ci avrete mai come clienti.