In un primo momento si era ipotizzato un tentativo di rapina finito in tragedia e si era parlato di cinque aggressori, ma gli investigatori invitano alla cautela. Non si esclude il movente per motivi personali. Secondo una prima ricostruzione prima di essere colpito a morte il professionista ha discusso con il suo assalitore
L’assassino ha citofonato, poi quando ha avuto la vittima davanti l’ha colpita con un fendente alla carotide. È tutto avvenuto a Napoli, quartiere Chiara. Il cadavere di un uomo, Vittorio Matarazzo, 51 anni, è stato trovato in strada sul viale Maria Cristina di Savoia all’altezza del civico 3, tra l’ingresso della sua abitazione e un negozio. È stato un condomino dello stabile a scoprire il corpo del professionista, sposato e padre di due figlie, e a dare l’allarme alla polizia.
In un primo momento si era ipotizzato un tentativo di rapina finito in tragedia e si era parlato di cinque aggressori, ma gli investigatori invitano alla cautela. Non si esclude il movente per motivi personali. Secondo una prima ricostruzione prima di essere colpito a morte l’ingegnere ha discusso con il suo assalitore.
Alcuni familiari, anche loro residenti nello stesso stabile, saranno ascoltati, negli uffici della Questura partenopea, dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal primo dirigente Fausto Lamparelli, a cui sono state affidate le indagini. La polizia sta anche cercando di accertare se nei pressi del luogo del delitto ci siano sistemi di videosorveglianza che abbiano potuto riprendere l’accaduto.