Lo scontro sul referendum si sposta in Commissione Vigilanza Rai, dove il presidente Roberto Fico aveva convocato d’urgenza i vertici di Viale Mazzini, tra le contestazioni delle opposizioni sui dati AgCom, non soltanto sui tempi del “Sì” e del “NO”, ma anche in merito alla presenza bollata come “esorbitante” del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e degli altri membri del Governo nei telegiornali. Al contrario, per i vertici Rai non c’è alcuna disparità: “Si e No sono in perfetto equilibrio. E sulla questione della presenza del governo, se andiamo a vedere cosa è successo negli ultimi mesi diventa un po’ complicato non parlare delle attività del premier: c’è stato il terremoto, ci sono stati disastri naturali, viaggi internazionali, sono arrivati personalità internazionali…”, ha tagliato corto Maggioni. Una ricostruzione bocciata dal capogruppo di Forza Italia e membro della commissione Renato Brunetta: “Sono pentito di averla votata, è schiava del regime renziano”, ha replicato il deputato ai microfoni del fattoquotidiano.it.

Ma la seduta della commissione si è conclusa anche con una lite tra la presidente Rai e il senatore del M5S Alberto Airola, tanto che il presidente Fico è stato costretto a interrompere per qualche minuto la seduta prima della sua fine. Il motivo dello scontro? Airola aveva parlato di giornalisti Rai che non avrebbero svolto correttamente il loro ruolo. Ma Maggioni ha replicato che non avrebbe accettato “liste di proscrizione”. E ancora: “Sentirsi dare dell’ipocrita in questa sede rasenta l’inaccettabile”. Parole alle quali Airola ha ribattuto, prima di lasciare tra le protesta l’aula di San Macuto: “Io denuncio la disinformazione, non faccio liste di proscrizione”.

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