Contattato da IlFattoQuotidiano.it, il presunto Almed Medi ha confermato di aver inviato a Newsfront il filmato in cui Sergio Zanotti dice di essere stato rapito. Molteplici le stranezze. Ai giornalisti del sito russo si è presentato come "jihadista". Il profilo ha un nome arabo, ma la persona in chat preferisce parlare in inglese. Sul suo diario, ha taggato due persone: "L Raffaele Guido" e "Hassan Tiznit". Il primo dice di non conoscerlo
Su Facebook si fa chiamare Almet Medi. A Newsfront, il sito russo a cui ha inviato il video, ha detto di chiamarsi Abu Jihad e ha minacciato di uccidere l’italiano se il governo italiano non agirà. Il filmato è quello in cui un uomo che dice di chiamarsi Sergio Zanotti dice di essere stato rapito in Siria e chiede l’intervento del governo italiano prima di una sua “eventuale esecuzione”. Sul suo profilo dice di essere “di Milano”, di vivere “a Napoli”, di aver “studiato presso l’Università degli studi di Milano” di essere un “libero professionista” e di aver precedentemente lavorato come “ingegnere presso Daikin Industries“. Ai giornalisti di Newsfront si è presentato come “jihadista“.
Il fattoquotidiano.it è riuscito a mettersi in contatto con l’uomo (o con la donna) titolare dell’account, seppur per pochi minuti. “Posso farle qualche domanda sul video?“, ha domandato sulla chat di Facebook il giornalista in arabo. “Qual è il tuo nome e qual è il tuo paese d’origine?“, la risposta in lingua inglese. Il cronista ha replicato, sempre in arabo, e Medi ha chiesto se era possibile “parlare in inglese, perché vorrei praticarlo, ahaha“. “Sei tu ad avere inviato il video a Newsfront?“, la nuova domanda. “Yess“, la risposta. L’ultima domanda che IlFattoQuotidiano.it è riuscito a fare è stata “dove hai preso il video?“. La persona all’altro capo della connessione ha cominciato a digitare, ma in quel momento al posto delle risposte precedenti è apparso il seguente messaggio: “Questo messaggio è stato temporaneamente rimosso perché l’account del mittente richiede la verifica“. A quel punto la pagina è scomparsa, lasciando il posto al messaggio: “Spiacenti, questo contenuto non è al momento disponibile / Il link che hai seguito potrebbe essere scaduto o la pagina potrebbe essere visibile soltanto a un pubblico del quale non fai parte“.
Molteplici le stranezze emerse finora. Ai giornalisti del sito russo Almed Medi si è presentato così: “aim jihadists“, “sono un jihadista” nel suo inglese incerto. Il profilo ha un nome arabo, ma la persona in chat preferisce parlare in inglese. Nel pubblicare il video di Zanotti sul suo diario, Medi ha taggato due persone: “L Raffaele Guido” e “Hassan Tiznit“. IlFattoQuotidiano.it ha contattato il primo: “Non so chi sia – ha spiegato al telefono – e ho sporto denuncia. Non saprei proprio dirle per quale motivo mi abbia taggato”. Forse ha avuto occasione di conoscere questa persona? Ha fatto vacanze in Medio Oriente? O magari l’ha conosciuto per lavoro. “No, nessuna delle due cose. Sono un imprenditore, vendo scarpe”. Conosce Sergio Zanotti? “No, non lo conosco”.
Sul proprio profilo il presunto Almed Medi dice di aver frequentato l’Ipsia Ferraris Pacinotti, istituto professionale di Milano. “Negli ultimi tre anni, cioè da quando ci siamo accorpati con il Bertarelli, questa persona non ha studiato qui – spiega a IlFattoQuotidiano.it la dirigente scolastica Amalia Catalano – non confermo né smentisco, invece, che possa averlo fatto negli anni precedenti. Ma non controlleremo i registri fino a che non ci verrà richiesto dall’autorità giudiziaria”.