Il Senato non vota la legge elettorale, ma può portarla alla Consulta
La riforma introduce l’esame preventivo della legge elettorale da parte della Corte costituzionale. Vista l’esperienza con il Porcellum e con l’Italicum (che è vigente ma sub iudice alla Consulta), può essere una buona idea. Il paradosso è che il Senato non ha competenza ad approvare la legge elettorale della Camera (può solo proporre modifiche che Montecitorio può ignorare), ma il ricorso alla Consulta può essere sollevato da un terzo dei senatori. Come spiegano vari giuristi (Tarli Barbieri, Panizza, Dal Canto) a una minoranza di senatori viene assicurata “una prerogativa che pare asimmetrica rispetto alla disciplina del procedimento legislativo”.
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