L’atteso documentario di Michele Santoro sui baby boss della camorra “Robinù” verrà proiettato in anteprima assoluta nel carcere di Poggiorealemercoledì 30 novembre alle ore 14. Il film documentario, presentato alla 73° Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia e che uscirà nelle sale il 6 e 7 dicembre, è stato girato proprio nel carcere di Poggioreale, oltre che nell’Istituto penale minorile di Airola. È qui che le telecamere di Santoro, che ha scritto e diretto il documentario con Maddalena Oliva e Micaela Farrocco, hanno incontrato le facce vere dei baby boss, con il loro racconto diretto e senza alcuna mediazione: ragazzi che non parlano italiano, che hanno i denti devastati dalla droga ma che esprimono sentimenti e passioni di una forza sconosciuta al Paese “normale”. Come Michele, 22 anni e altri 16 anni da scontare nei padiglioni di Poggioreale, che assieme ad altri 120 detenuti, tutti tra i 20 e i 30 anni d’età, assisterà alla proiezione del film di cui è protagonista.
Ai “giovani adulti” detenuti presenti all’anteprima si rivolgerà direttamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un messaggio video. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, parteciperà al dibattito che seguirà la proiezione.
Robinù, prodotto da Zerostudiòs e da Sandro Parenzo per Videa Next Station, è un film documentario di Michele Santoro; da un’idea di Michele Santoro e Maddalena Oliva; sceneggiatura di Michele Santoro, Maddalena Oliva, Micaela Farrocco; fotografia di Raoul Garzia e Marco Ronca; suono di Peppe Vitale e Valentino Bianchi; musiche originali di Lele Marchitelli; aiuto regia e montaggio di Alessandro Renna.