“Twitter? Mi sono cancellato da quel social, perché è un posto infame, frequentato da personaggi pericolosi“. Così l’editorialista dell’Unità, Fabrizio Rondolino, spiega ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) la sua decisione di abbandonare il noto social network, dove fino a ieri era intensamente attivo. “A un certo punto ho capito che non lo controllavo più” – continua – “ma era Twitter a controllare a me, come accade ai tossicodipendenti arrivati a una certa fase. Per il resto è diventato o forse è sempre stato il regno di Napalm 51, infestato da una marea montante e incontenibile di rancorosi, delinquenti, diffamatori professionisti. Se stai lì prima o poi diventi come loro”. Il giornalista si esprime anche sul caso Beatrice Di Maio, la sedicente twitterina grillina poi rivelatasi la moglie di Renato Brunetta, Titti Giovannoni Ottaviani: “Non è questa la verità. Che questa Beatrice Di Maio sia uno dei nodi strategici della rete preparata da Casaleggio è un dato oggettivo. Franco Bechis, il giornalista che ha fatto il presunto scoop, è legato al M5S, ha anche provato a fare il portavoce della Raggi a Roma. Questa è chiaramente la copertura di un’altra storia. Ci sono persone che stanno indagando”
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