9. Viene ridotta la possibilità per il governo di operare attraverso decreti legge, limitando la materia che può essere regolata per decreto e tramite la proibizione di reiterare decreti non convertiti. Ciò rende più certo l’iter legislativo, restituisce dignità al parlamento e previene in senso democratico l’abuso del decreto.

10. La proibizione di emendare i decreti con disposizioni non attinenti la materia eliminerà lo spettacolo a cui siamo assuefatti; decreti che si arricchiscono di emendamenti (spesso a natura clientelare) che nulla hanno a che vedere con il senso originale.

Altri trovano nella riforma negatività, ma piacerebbe che se ne discutesse nel merito, senza improbabili analisi della personalità di chi vota Sì o No, senza fantasiosi collegamenti con interessi personali e senza tirare in ballo complotti delle banche e vocazioni dittatoriali.

Di questo nella riforma non c’è traccia né evidenza che vada oltre il crederci o meno; come nelle scie chimiche, nel complotto di “bigpharma” per imporre i vaccini, nei microchip sotto pelle.

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Referendum, le mie dieci ragioni per il Sì

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