Vivace faccia a faccia tra il magistrato Armando Spataro e il ministro della giustizia Andrea Orlando a Piazza Pulita (La7) sul tema del referendum costituzionale: “Credo che il No rafforzi le forze populiste – afferma Orlando che spiega – Sono contrari al cambiamento perchè le istituzioni non sono in grado di guidare i processi di trasformazione”. Il magistrato replica: “La crisi della politica è addebitabile alla costituzione? L’Italicum da a una forza politica un premio di maggioranza spropositato che la anche la Corte costituzionale ritiene improprio”. Il ministro guardasigilli contesta le obiezioni di Spataro sull’ipotesi di una deriva autoritaria avendo due camere con maggioranze contrapposte: “Non è questo più pericoloso quando si parla di deriva autoritaria avendo una democrazia bloccata?”. “Io sono abbastanza angosciato dal vedere snaturato il principio fondante della democrazia e cioè il reciproco controllo fra i poteri dello stato” replica l’ex procuratore milanese che precisa: “con 340 parlamentari, il governo controlla tutto l’iter legislativo con un senato indebolito che anche a camere riunite è irrilevante”. Spataro chiede di non fare riferimenti a ordinamenti stranieri facendo presente che la crisi è presente in ugual modo anche con costituzioni più evolute: “Sono i partiti che trovano modo di governare nell’interesse dei cittadini senza dare la colpa alla costituzione. Forse la colpa è della politica e tocca a voi mettere tutto a posto. La costituzione non c’entra”. Il procuratore, a riprova di quanto affermato, legge alcuni passaggi dell’ufficio parlamentare del Financial Times, facendo presente che la velocizzazione dell’approvazione delle leggi è superiore rispetto agli altri paesi: “Noi non abbiamo bisogno di leggi più veloci ma di leggi fatte meglio”