8. Le Regioni a statuto speciale diventano intoccabili: mentre le Regioni ordinarie vedono grandemente diminuiti i loro poteri, le Regioni a statuto speciale diventano dei mini-Stati in cui addirittura le competenze, stabilite per Statuto, potranno essere modificate solo sulla base di una legge costituzionale d’intesa con le Regioni stesse.

9. La clausola di supremazia è un ‘apriti Sesamo’: il nuovo art. 117 consente che su proposta del Governo si possa intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando ci sia in ballo l’‘interesse nazionale’. Queste ‘clausole generali’, nella loro indeterminatezza, costituiscono dei grimaldelli per far passare qualsiasi cosa venga definito come interesse nazionale; con la gestione dei ‘grandi eventi’ della Protezione civile bastava dire che una regata velica fosse ‘grande evento’ (clausola generale) e addio garanzie e procedure ordinarie, tutto diventava gestione decisionistica dell’eccezione.

10. Per i costi della politica bastavano le leggi ordinarie: le spese del Cnel o dei consiglieri regionali possono tranquillamente essere ridotte con leggi ordinarie. Certo per abolire il Cnel è necessaria una norma di rango costituzionale, ma per ridurne i costi no. È peraltro paradossale che si ritengano i consiglieri regionali delle sanguisughe da un lato e che li si voglia far diventare senatori dall’altro.

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Referendum costituzionale, dieci ragioni per votare No a questa riforma

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