Il mondo FQ

Referendum, è questa la sinistra che sognate?

Referendum, è questa la sinistra che sognate?
Icona dei commenti Commenti

Ora che Renzi (perché era un referendum pro e contro di lui) ha subito una debacle, c’è chi dice che se la sinistra in Italia fosse seria e compatta avrebbe la maggioranza assoluta.

Mi piacerebbe che la gente si chiedesse che cos’è questa “sinistra”. Io che sono attento all’ambiente ed ai problemi sociali, ricordo chiaramente di avere vissuto in una città (Savona) ed in una regione (la Liguria) tradizionalmente rosse. E sono testimone di cosa fosse questa sinistra. Tutti i centri nevralgici, di potere erano occupati manu militari da Pci e Psi: se non avevi la tessera non contavi nulla, alla faccia della democrazia. Il verbo era “il lavoro” ed in nome del lavoro si distrusse la terra che amavo, favorendo speculazioni edilizie, così come si favorì l’abbandono della terra per l’entrata nelle fabbriche.

Se è quella la sinistra che oggi alcuni sognano, beh, per me non è un sogno, ma un incubo.

Ed il Pd, che è la naturale evoluzione di quella sinistra? Le sue logiche sono le stesse di allora, ma verso il peggio. Per gestire il potere ha accolto al proprio interno quella che allora era la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista, il Partito Repubblicano, il Partito Socialdemocratco, il Partito Liberale. Allora era alleato dell’industria, ora che siamo nell’epoca post-industriale, esso è alleato con la grande finanza. Non è un caso che sia il partito dei pariolini a Roma e della Collina qui a Torino.

Idealmente sono anch’io di sinistra, se essere di sinistra significa essere dalla parte degli ultimi e non dei primi, se essere di sinistra significa farsi carico del mondo che ci circonda, non solo di noi umani, ma di tutto ciò che vive e pulsa, terra compresa.

Ma questa sinistra non è mai stata né mai sarà rappresentata in Parlamento: semplicemente non esiste né mai esisterà. Quindi smettiamola di discutere del nulla.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione