I dati sono contenuti nel dossier "Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente". Aumentati dell'8 per cento rispetto al 2014 i concittadini che se ne sono andati. I Paesi preferiti sono Regno Unito e Germania
L’Italia continua a perdere i suoi concittadini, che preferiscono cercare un futuro all’estero. In tutto nel 2015 sono stati 147mila, l’8% in più rispetto al 2014. E sono sempre di più i laureati con più di 25 anni che lasciano il Paese, quasi 23 mila nel 2015, +13% sul 2014, anche se l’emigrazione aumenta anche fra chi ha un titolo di studio medio-basso (52 mila, +9%). A rilevarlo è il report dell’Istat sulle ‘Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente‘ relativo al 2015.
Nel 2015 cresce il numero delle emigrazioni: un aumento dovuto esclusivamente alle cancellazioni di cittadini italiani (da 89mila a 102mila unità, pari a +15%), mentre quelle dei cittadini stranieri si riducono da 47mila a 45mila (-6%). Gli emigrati di cittadinanza italiana nati all’estero ammontano a oltre 23 mila: il 55% torna nel Paese di nascita, il 37% emigra in un Paese dell’Unione europea, il restante 8% si dirige verso un Paese terzo non Ue.
Un dossier che rileva anche i Paesi di destinazione preferiti: al primo posto c’è il Regno Unito (17,1%), che da solo ne ha attratti 3.790, pari al 32,1% del totale di immigrati Oltremanica. Seguono Germania (16,9%), Svizzera (11,2%) e Francia (10,6%). Nel 2015, il saldo migratorio con l’estero degli italiani con almeno 25 anni evidenzia una perdita di residenti pari a 51 mila unità, di cui tre su dieci (15 mila) sono individui in possesso di laurea.