Martedì prossimo il gruppo presenterà il nuovo piano strategico e ufficializzerà l'ammontare del necessario aumento di capitale. Nel frattempo punta a definire anche la cessione della società di gestione patrimoniale Pioneer ad Amundi
UniCredit continua a fare cassa con l’obiettivo di ridurre l’ammontare dell’aumento di capitale che verrà annunciato martedì prossimo e potrebbe valere fino a 13 miliardi. Piazza Gae Aulenti ha chiuso infatti l’accordo per la vendita del 32,8% della controllata polacca Bank Pekao all’assicuratore Pzu e al fondo statale Pfr (con cui stava già trattando in esclusiva) per 2,4 miliardi di euro. In parallelo, per completare la dismissione dell’intera partecipazione lancerà un’operazione di mercato per cedere il restante 7,3% che detiene nell’istituto.
La chiusura dell’operazione in Polonia, attesa per la metà del 2017, stando alla nota di Unicredit avrà un impatto positivo di circa 55 punti base sul coefficiente patrimoniale Cet1 ratio del gruppo al 30 settembre 2016. Nell’ambito dell’intesa è stata concordata anche la cessione delle ulteriori partecipazioni nelle società polacche del gruppo Pioneer Pekao Investment Management, Pekao Pioneer e Dom Inwestycyjny Xelion, per un prezzo complessivo pari a 634 milioni zloty, 142 milioni al tasso di cambio corrente. In tutto, dunque, Unicredit incasserà circa 3 miliardi.
L’amministratore delegato Jean Pierre Mustier punta a mandare in porto in tempi stretti anche la cessione della società di gestione patrimoniale Pioneer al gruppo francese Amundi, cui è stata concessa l’esclusiva grazie a un’offerta compresa tra 3,2 e 3,4 miliardi. Si tratta di un altro tassello nel quadro delle cessioni di asset messe in rampa di lancio per rafforzare la dotazione patrimoniale della banca, che martedì 13 presenterà appunto il nuovo piano strategico ufficializzando l’entità dell’aumento.