Una situazione che con l’arrivo del freddo diventa più accentuata, colpa anche del mix tra traffico e riscaldamento. Secondo Legambiente hanno sforato il limite di 35 giorni previsti dalle legge: Torino con 62 giorni, Frosinone con 59 giorni, Venezia con 53, Padova con 50 e il capoluogo lombardo con 52
Sesto giorno consecutivo di smog oltre i limiti consentiti. A Milano e nell’hinterland la qualità dell’aria è stata definita “scadente” dall’Arpa Lombardia. Ma il capoluogo lombardo non è l’unica città italiana a soffocare con i possibili rischi per la salute. Una situazione che con l’arrivo del freddo diventa più accentuata, colpa anche del mix tra traffico e riscaldamento. Sono tante le città in Italia che sono già fuorilegge per la qualità dell’aria, perché oltre la soglia limite per le polveri sottili Pm10 (35 giorni di sforamenti all’anno con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metrocubo). Le prime cinque, secondo i dati di Legambiente aggiornati al 6 dicembre, sono: Torino con 62 giorni di sforamenti, Frosinone con 59 giorni, Venezia con 53, Padova con 50 e Milano con 52.
Venerdì 9 dicembre nel capoluogo lombardo non scatterà alcun blocco alla circolazione dei Diesel Euro 3. In città, diversamente da quanto accade in altre zone della Lombardia, non si è “per ora” verificato il superamento, per 7 giorni consecutivi, del limite giornaliero di pm10 di 50 microgrammi per metrocubo. Il Comune ricorda che le misure previste dal Protocollo anti-inquinamento promosso da Regione Lombardia e Anci Lombardia “scattano effettivamente dal giorno successivo all’acquisizione ufficiale del dato, quindi al 9° giorno di superamento”. A Milano i giorni consecutivi di sforamento registrati ad oggi sono 5. Dall’inizio dell’anno in città i giorni di superamento dei limiti di pm10 sono stati 53 a fronte di una media di 100 giorni registrati tra il 2000 e il 2010. “Quest’anno sarà per qualità dell’aria l’anno migliore di sempre da quando si registrano puntualmente i dati tramite le centraline di Arpa Lombardia” ha precisato il Comune. Brescia e Mantova, invece, stanno già mettendo in atto il protocollo. “L’anno sembrava avviarsi verso una chiusura senza necessità di interventi – spiega l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardi Claudia Terzi – ma i giorni passati e le previsioni per i prossimi giorni fanno scattare il protocollo d’intervento per tutti i Comuni aderenti. Abbiamo comunque avvisato per tempo gli enti locali”. La soglia consentita dalla Ue è fissata in 35 casi annui di superamento dei limiti, ma c’è stato un netto miglioramento rispetto all’anno precedente, quando i i giorni di “sforamento” erano stati ben 90, di cui 23 consecutivi proprio a dicembre
“Le cause dello smog sono note e le soluzioni ci sono – osserva la presidente di Legambiente Rossella Muroni – occorre una volontà politica forte per metterle in campo. Tra l’altro i numeri sull’emergenza rischiano di aumentare nei mesi invernali. Uno dei nodi principali da affrontare è il trasporto a livello urbano ed extra urbano. Bisogna poi uscire dalla dipendenza dei combustibili fossili, puntando su fonti rinnovabili; e investire nella riqualificazione energetica degli edifici, garantendo così una riduzione nelle emissioni dagli impianti di riscaldamento domestici”. Il Piano del ministero dell’Ambiente prevedeva un pacchetto di misure legate alla mobilità sostenibile (alcune poi cristallizzate nel Collegato ambientale) via via concordate con le Regioni in un tavolo ad hoc sull’argomento.