“Sei d’accordo con lo sviluppo di politiche che scoraggino l’uso della benzina e del gasolio?”. E’ a questa domanda che gli utenti M5s sono chiamati a rispondere per contribuire alla scrittura online del programma di governo. Mentre tra Quirinale e Palazzo Chigi vanno in scena colloqui e mediazioni per trovare una soluzione alla crisi di governo, i grillini cercano di accelerare i tempi per la prossima campagna elettorale. Il M5s infatti invoca il voto anticipato, ma non ha ancora un programma per l’esecutivo e soprattutto non ha ancora votato per il probabile candidato presidente del Consiglio. “Giorno storico”, ha annunciato il leader su Facebook. “Oggi si discute il primo quesito del programma Energia del Movimento 5 stelle. La settimana prossima si terrà la votazione online”. E poi sul blog il primo contributo: “Avete il tempo per informarvi e fare una scelta consapevole. Iniziamo con il contributo di Valerio Rossi Albertini, chimico fisico. Ascoltate le sue considerazioni nel video. Utilizzate i commenti per discutere e segnalare link e video di approfondimento”.
I 5 stelle pubblicamente continuano a chiedere il voto anticipato, ma la consapevolezza è che almeno prima di fine giugno non sarà possibile tecnicamente andare alle urne. La preoccupazione è riuscire a farsi trovare pronti ed evitare le spaccature interne. Il problema fondamentale riguarda la leadership: tutti sanno che il nome scontato è quello del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ma sarà inevitabile passare da un voto in rete. A rendere più complicata la faccenda c’è la sfida a distanza del deputato Roberto Fico che, nei giorni scorsi, ha fatto sapere di essere pronto a candidarsi nel caso in cui il Movimento lo chiedesse.
Intanto Grillo e i suoi cercano di riportare l’attenzione sui contenuti. Così sul blog parla di energia. “Liberarsi di auto a benzina o gasolio, causa di inquinamento, malattie e morte”, si legge nell’intervento di Albertini, “nell’arco di 10 – 15 anni è possibile, attraverso una politica di incentivi e disincentivi”. Con quali misure? Ad esempio “aumentando il costo del bollo e delle assicurazioni per i veicoli tradizionali e applicando sgravi fiscali per chi acquista un’auto elettrica”, realizzando la “possibilità per le auto elettriche di circolare all’interno dei centri urbani, nelle cosiddette zone a traffico limitato, oppure di parcheggiare sulle strisce blu gratuitamente” e prevedendo “esenzione permanente del bollo per i veicoli elettrici”. Inoltre “noi auspichiamo che la ricarica dell’auto elettrica possa essere gratuita”, prosegue l’esperto ospitato dal sito del Movimento 5 stelle. Il governo centrale, nella visione di Albertini, “dovrebbe eliminare tutte quante le spese, le tasse sui veicoli elettrici”, realizzando “una politica di priorità per l’auto elettrica: come esistono le strisce gialle e blu, possono esistere le strisce verdi per i veicoli elettrici”. Serviranno ovviamente “colonnine di ricarica veloce (una volta il tempo di ricarica superava le 8 ore, oggi è possibile ricaricare un’auto in 20 minuti)” e “se ci fosse un accoppiamento fra i parcheggi verdi e le colonnine di ricarica, gli utenti sarebbero incoraggiati a utilizzare l’auto elettrica”. La ricarica gratuita dell’auto elettrica “peserebbe sulla fiscalità generale? “Sì. Ma per innescare il processo sarebbe una spesa modesta rispetto l’illuminazione pubblica, ad esempio”.
Con l’uscita dalla mobilità basata sui combustibili fossili – segnatamente benzina e gasolio – si otterrebbe “un altro grande vantaggio”, dice Valerio Rossi Albertini. Un vantaggio che “riguarda i costi occulti di cui non ci rendiamo conto. Mi riferisco alle patologie legate alle emissioni delle auto a combustione interna (gasolio e benzina) che incidono sulle spese sanitarie”. Questi costi “sono riducibili e recuperabili e potremmo utilizzare questi soldi per uno scopo più utile e nobile“, spiega l’esperto M5s. Ciò detto, quindi, “abbiamo due alternative. Continuare in questa maniera con i vantaggi che indubbiamente comporta: la possibilità di fare rifornimento e di poter percorre distanze lunghe (cosa che non è possibile fare oggi con l’auto elettrica perché non esistono le infrastrutture). Sapendo che tutti questi vantaggi e tutta questa comodità non saranno disponibili a lungo. Perché la situazione tenderà progressivamente a degenerare e già adesso iniziamo a patirne le conseguenze” oppure “sostenere politiche che scoraggiano l’uso di benzina e gasolio a favore di di altre forme di energia più sostenibili. Le forme di energia rinnovabili”.