Urban Strangers 4
L’anno scorso erano dati per vincenti. Hanno perso. Qualcuno ha detto, va beh, ma è il mondo fuori di X Factor che dimostrerà se gli Urban Strangers hanno o non hanno l’x factor, se sfonderanno o meno. Hanno perso.
LP 9
Ci risiamo. Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché a X Factor chiamano sempre artisti internazionali col solo scopo di bullizzare, se non addirittura di brutalizzare i concorrenti in gara. Succede anche nella semifinale con LP, al secolo Laura Pergolizzi dagli Usa. Perché quando lei sale sul palco non ce n’è più per nessuno. Grandissima interpretazione, di un ottimo brano. Arricchito, per di più, da una acrobata appesa sul soffitto il cui fisico meriterebbe un 10 a parte. Finita la canzone pensare a Gio Sada o a Gaia mette una tale malinconia da lasciare senza parole.
Gaia 5
Gaia meriterebbe un capitolo a parte. No, scherzo. Gaia meriterebbe di continuare a studiare musica a casa sua, lo dico manco fossi Salvini, perché nonostante una buona voce (se la considerate incredibilmente brava, fatevene una ragione, avete gusti discutibili e anche piuttosto dozzinali), non ha l’X Factor, non buca, come direbbero a X Factor “non arriva”. L’inedito è un buon pezzo, un po’ di maniera, ma buono. Lei lo devitalizza, come si fa con i denti cariati. E lo porta sul palco con lo stesso trasporto con cui Maria De Filippi pubblicizza qualcosa all’interno dei suoi programmi. Solo che la De Filippi per fare l’asettica si fa pagare profumatamente, Gaia semplicemente è lì inerte, incomunicativa. Come diceva Lucio Dalla una vita fa, telefonami tra vent’anni.