La regina italiana della disciplina sportiva su ghiaccio trionfa a Zagabria, nella nona ed ultima tappa delle Isu Challenger Series, fa sua la gara del rientro ufficiale alle competizioni. Era stata squalificata con l'accusa di "complicità” e “omessa denuncia” per aver coperto l’allora fidanzato, il marciatore Alex Schwazer
Carolina Kostner torna a gareggiare ed è subito vincente. La regina italiana del pattinaggio sul ghiaccio trionfa a Zagabria, nella nona ed ultima tappa delle Isu Challenger Series, fa sua la gara del rientro ufficiale alle competizioni superando la concorrenza e chiudendo prima a quota 196.23 punti.
La Kostner era stata squalificata per un anno e mezzo dalle competizioni ufficiali perché accusata di “complicità” e “omessa denuncia” per aver coperto l’allora fidanzato, il marciatore Alex Schwazer, trovato positivo alla sostanza dopante Epo. La pattinatrice italiana dopo un’assenza di oltre due anni e mezzo ha vinto la gara d’esordio di quella che a tutti gli effetti è la sua “seconda carriera” e che potrebbe portarla ai Giochi invernali di Pyeongchang del 2018 in Corea del Sud.
Thank you Zagreb and a big hug to all my lovely fans!!!
#love #sohappy #figureskating #passionneverends pic.twitter.com/rjKjXuuEP8— Carolina Kostner (@msKOSTNER) 10 dicembre 2016
Dopo il bel corto di ieri – si legge in una nota della Federazione italiana sport ghiaccio – l’atleta si conferma anche nel libero: sulle note di Vivaldi, Carolina incanta il pubblico croato della Dom Sportova firmando un secondo segmento da 126.28 punti (55.40 punti di valutazione tecnica e 70.88 per i components) con cui conquista anche i minimi per le rassegne continentali ed iridate, ma anche il 27° podio consecutivo in carriera. Alle sue spalle due russe: la Tuktamysheva, seconda con 192.03 e la Leonova, terza con 191.39. Da prima dell’estate Kostner viene allenata da Alexei Mishin, il 75enne russo guru del pattinaggio di figura, già allenatore di tanti campioni come il pluri-titolato Evgeni Plushenko. A Zagabria è stata seguita da una collaboratrice di Mishin, Tatiana Prokofieva.
(Foto da Facebook)