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Siria, intensi scontri a Palmira fra miliziani dell’Isis e forze governative

I combattimenti sono in corso intorno alla città. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani e il Comitato locale di coordinamento dell’opposizione, i jihadisti avrebbero ripreso il controllo della città. Anche Aamaq, l'agenzia stampa del Califfato, ha annunciato la presa della località da parte dei fondamentalisti. Mentre l’agenzia governativa siriana, Sana, parla invece di "combattimenti in corso"
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Continuano gli scontri a Palmira fra le forze fedeli al governo di Damasco e i miliziani dell’Isis. Dopo che questa mattina era stato annunciato che i combattenti dello Stato Islamico si erano ritirati dalla città, a causa degli intensi bombardamenti dell’aviazione russa, i miliziani di al Baghdadi hanno lanciato una nuova offensiva. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani e il Comitato locale di coordinamento dell’opposizione, i jihadisti avrebbero ripreso il controllo della città. Anche Aamaq, l’agenzia stampa del Califfato, ha annunciato la presa della località da parte dei fondamentalisti. Mentre l’agenzia governativa siriana, Sana, parla invece di “intensi combattimenti in corso intorno a Palmira”.

L’offensiva degli uomini dell’Isis era cominciata tre giorni fa e, in un primo momento, a nulla erano valsi i raid aerei per fermarne l’avanzata che aveva portato gli uomini di al Baghdadi a controllare diversi quartieri del settore orientale della località, fino a spingersi vicino all’ospedale cittadino. L’esercito di Damasco aveva annunciato di aver inviato rinforzi a Palmira dopo che almeno 49 membri delle forze del regime siriano erano rimasti uccisi in scontri avvenuti vicino al sito archeologico.

Nel maggio del 2015, i miliziani di al Baghdadi presero il controllo della città e vi imposero la loro brutale interpretazione della Sharia, la legge islamica, usando il teatro romano come luogo per le esecuzioni pubbliche di soldati siriani e distruggendo vari monumenti, compreso il tempio di Bal. A marzo scorso, dopo un’intensa offensiva portata avanti dai russi e dalle forze fedeli al governo di Damasco, gli uomini del califfato si ritirarono.

Per fermare lo Stato Islamico, gli Stati Uniti hanno fatto sapere di avere inviato altri 200 soldati in Siria per aiutare le forze curde e arabe nella battaglia per scacciare gli uomini del Califfo dalla città di Raqqa, nel nord della Siria. Tra le nuove truppe ci sono soldati delle forze speciali, che si vanno ad aggiungere ai circa 300 soldati americani già dispiegati.

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