Il segretario di Stato Usa si recherà a Ginevra in giornata per incontrare il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Mentre il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sostiene che nelle ultime 48 ore circa 50mila civili sono stati fatti evacuare
Il governo di Damasco è colpevole di “crimini contro l’umanità e crimini di guerra” per i bombardamenti contro Aleppo. A dirlo è John Kerry, segretario di Stato Usa, a margine dei colloqui a Parigi con diversi ministri degli esteri europei, di vari paesi arabi, della Turchia e i rappresentanti dell’opposizioni siriane. “Il bombardamento cieco da parte del regime – ha proseguito Kerry in conferenza stampa – viola il diritto internazionale e in molti casi rappresenta un crimine contro l’umanità, un crimine di guerra e deve cessare”. Aggiungendo che il conflitto in corso in Siria è “la peggior catastrofe dopo la Seconda guerra mondiale”. Dal 2012, la città, un tempo capitale economica del paese, è divisa in due dai combattimenti fra il variegato fronte dell’opposizione e le forze fedeli al governo di Damasco.
Kerry ha proseguito invitato la Russia e il regime siriano a dare “garanzie” per permettere l’uscita da Aleppo est dei ribelli armati al fine di fermare i combattimenti nella città nel nord della Siria, dopo che le forze lealiste hanno ripreso il controllo di ampie zone prima in mano ai ribelli. Il segretario di Stato Usa ha annunciato che si recherà a Ginevra per un nuovo incontro in giornata con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e rappresentanti dell’Onu per cercare di mettere a punto un piano che ponga fine ai combattimenti ad Aleppo “per salvare vite umane”. Anche se la città verrà conquistata totalmente, ha concluso Kerry, ciò non porterà “alla fine della guerra, né più vicini a negoziati di pace”.
Intanto, il Ministro della Difesa russo ha fatto sapere, tramite un comunicato rilanciato dall’agenzia stampa Interfax, che più di 1200 ribelli asserragliati nei quartieri di Aleppo Est, dove prosegue l’offensiva delle forze di Damasco, appoggiate da raid aerei russi, avrebbero deposto le armi. Mentre il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sostiene che nelle ultime 48 ore circa 50mila civili sono stati fatti evacuare da Aleppo est, la zona dove sono in corso i combattimenti. “Il centro russo per la riconciliazione ha organizzato l’evacuazione dei civili dalle zone orientali di Aleppo verso aree sicure della città attraverso i corridoi umanitari vicino a Karim El-Hun e Mahayar“, ha detto l’alto ufficiale.