C’è chi promette una mobilitazione popolare, chi che darà battaglia. La convocazione di Paolo Gentiloni al Quirinale Gentiloni scatena le reazioni dei partiti che chiedevano al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un segno di discontinuità rispetto al governo di Matteo Renzi. “Dopo la sconfitta al referendum Renzi doveva lasciare la politica e invece è stato lui ad indicare a Mattarella Gentiloni, il suo ‘avatar’, l’ennesimo politicante di professione interessato a far perdere ai cittadini la loro sovranità. Saremo, come sempre, pura partecipazione e nonviolenza, ma reagiremo, il popolo italiano non può essere ancora calpestato!” scrive Alessandro Di Battista su Facebook. Michele Dell’Orco, deputato pentastellato bolla Gentiloni come “il ministro fantasma, da circa vent’anni in parlamento; passato per una serie infinita di partiti e coalizioni. Il vecchio che avanza per ripulire l’immagine di Renzi fino al 2018. Inevitabile e necessaria la mobilitazione di piazza per chiedere #VotoSubito ed evitare fiducia al nuovo Governo”. La deputata piemontese del M5S Laura Castelli non fa sconti: “Gente che fa mala-politica da 30 anni insieme”. Non basta: “E indovinate un po’ chi c’è nel toto-nomi??? Fassino. Si avete capito bene. Proprio lui. Solo l’ipotesi di Fassino agli Esteri è grottesca, l’ennesimo schiaffo alla gente”. Quel Fassino, scrive la deputata pentastellata, che “invece di ritirarsi dalla politica il consigliere comunale di minoranza del Pd, che ha taroccato i bilanci del Comune di Torino, va ancora a caccia di poltrone, nonostante sia stato bocciato due volte dalle urne negli ultimi mesi”.
“Incredibile. Domenica scorsa 32 milioni di italiani hanno votato per scegliere la loro Costituzione e la maggioranza ha bocciato Renzi. Oggi il Pp, Mattarella e Napolitano si inventano il quarto premier non eletto da nessuno, la fotocopia sfigata e inutile di Renzi. Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca. #votosubito” tuona il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
Critica anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia:”Gentiloni convocato da Mattarella per ricevere il mandato a formare il nuovo Governo. Tutto cambia perché nulla cambi. Siamo passati dal Governo del burattino delle lobby al Governo del burattino del burattino delle lobby. Se il Pd pensa si trascinarci a fine legislatura con il quarto esecutivo non scelto dagli elettori, sappia che – scrive su Facebook – il 22 gennaio ci troverà in piazza con tutti gli italiani che ancora credono che la sovranità appartiene al popolo e rivendicano il loro diritto a votare e decidere”.
Critico anche Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, promotore della Convenzione Blu: “Ovviamente il Quirinale non può far altro che prendere atto delle indicazioni della maggioranza. Ma, da parte del Pd, dopo la sgradevolezza delle consultazioni parallele condotte da Renzi, viene un’altra prova di arroganza e di non comprensione della realtà. Proporre un governo Renzi senza Renzi, sia pure per interposto Gentiloni, è uno schiaffo agli elettori del 4 dicembre. Ora sta al centrodestra svegliarsi: e solo le primarie possono ridare slancio e competitività a un centrodestra credibile e rinnovato”.
“Gentiloni si appresta a ricevere l’incarico per formare il nuovo governo. Ci auguriamo che si arrivi il prima possibile ad approvare una nuova legge elettorale e – commenta Daniela Santanchè (Forza Italia) – poi si ritorni al voto. Gli italiani hanno fame di democrazia”. Sulla stessa linea d’onda Renato Schifani: “Al Pd spettava la responsabilità di formare un nuovo governo: ci auguriamo che il ministro Gentiloni, che si appresta a ricevere l’incarico, assuma come priorità la necessità di trovare il più largo consenso possibile sull’unico tema all’ordine del giorno: la riforma della legge elettorale. Poi toccherà agli italiani scegliere, con il voto, chi guiderà il Paese nei prossimi anni”.
“Paolo Gentiloni ha un compito difficile e importante che saprà svolgere al meglio – dice il Guardasigilli Andrea Orlando a Maria Latella durante il programma L’intervista su SkyTg24-. Sarò ministro fino alle 12 e 30. Poi, lasciamo valutare Gentiloni”.