Diciassette minuti, due applausi in un’aula semi vuota. Sono i tre elementi che hanno caratterizzato l’intervento del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che ha chiesto la fiducia alla Camera davanti ai soli deputati della maggioranza che sosterranno il suo governo. Da ieri si sapeva infatti che Lega Nord e M5S avrebbero disertato la seduta ma così hanno fatto, in sostanza, anche i deputati di Fdi, Fi, Cor che lasciano solo una sparuta rappresentanza in aula, come anche tutti quegli altri gruppi che al governo cercheranno di rendere più complicato il cammino dagli scranni dell’opposizione.
Il presidente del Consiglio ha parlato davanti a un’’aula compostà si sarebbe forse letto nelle cronache parlamentari dei tempi passati ma proprio così è andata. Gentiloni ha ricevuto un solo applauso, oltre a quello finale, quando ha sottolineato la necessita di rasserenare il clima politico, intossicato dai toni accesi della campagna referendaria.
“C’è bisogno di una discontinuità, almeno nel confronto pubblico. Credo – ha dichiarato Gentiloni – che ne avremo molto bisogno e questo sarà uno dei miei impegni personali. Il governo non si rivolgerà a quelli del Sì contro quelli del No, si rivolgerà a tutti i cittadini. si basa sua una maggioranza, rispetta le opposizioni e chiede rispetto per le istituzioni”, ha ammonito incassando l’applauso della maggioranza.

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Camera, Gentiloni: “Governo dura finché c’è fiducia. Su legge elettorale intese spettano all’Aula”. M5s, Lega e Ala fuori

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