Tecnicamente questa “riqualificazione” si può eseguire su qualsiasi mezzo prodotto dal 2004. Per quelli precedenti a tale annata bisogna prima verificarne la compatibilità elettromagnetica. Le riconversioni più interessanti sono legate ai veicoli commerciali, sui quali si ha un ritorno dell’investimento molto breve e quindi più vantaggioso.
Parliamo di costi: la spesa maggiore della trasformazione è costituta dalla batteria che genericamente però, viene noleggiata e quindi non incide sul prezzo finale. Ad oggi si parla di circa 5.000 euro, ma più si va avanti, più si coinvolgono cittadini e veicoli e più il prezzo scenderà. La previsione è che venga a costare, al netto della mano d’opera circa 3-4.000 euro. Ad ogni modo per valutare la convenienza dell’intervento, sia dal punto di vista economico che ambientale, si sta studiando un “indice di retrofit” che stabilisca in pochi passaggi la fattibilità economica di una conversione: i parametri presi in esame riguardano, la tipologia di vettura e il suo valore, il costo assicurativo e del bollo, il chilometraggio annuale e la manutenzione programmata.