Capitoli

  1. Auto elettriche, non ci sono solo quelle nuove. Anche le vecchie si possono riconvertire
  2. I requisiti dei produttori e l'omologazione
  3. Quali auto possono essere riconvertite e con quali costi
  4. L'azienda italiana
  5. Un modo per favorire la diffusione delle auto a batteria
Quanto mi costi!

Auto elettriche, non ci sono solo quelle nuove. Anche le vecchie si possono riconvertire

Grazie al cosiddetto "decreto retrofit" è possibile trasformare la propria vettura da endotermica a elettrica senza doverla ri-omologare, proprio come per Gpl e metano. L'operazione è possibile per mezzi prodotti dal 2004 in poi, e i costi sono meno di un terzo rispetto all'acquisto di un'auto a batteria

Perché comprare un’elettrica nuova di pacca quando si può convertire la propria automobile benzina/diesel in una EV? Pochi infatti sanno che col relativamente recente “decreto retrofit” (D. M. T. n 219 del 1° dicembre 2015) la mobilità a emissioni zero è a portata di tutti. La questione è stata recentemente discussa nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il circuito I.S.A.M. di Anagni, che da anni è impegnato nella sperimentazione di auto con motori endotermici/elettrici, sui sistemi di sicurezza e presto anche di guida autonoma.

Sostanzialmente, il cosiddetto “decreto retrofit” dà la possibilità di trasformare un veicolo endotermico in un veicolo elettrico, senza la necessità di ri-omologare nuovamente il veicolo, ma semplicemente aggiornando la carta di circolazione, seguendo lo stesso iter burocratico di chi installa un impianto GPL o a metano. Inoltre, grazie all’intervento della Commissione Europea sul decreto in questione, è stato abolito il passaggio che richiedeva il nullaosta della casa costruttrice, in nome delle norme sulla libera concorrenza e la libera circolazione delle merci.