Sui conflitti di interesse che minano il sistema di gestione della raccolta differenziata ora dovrà dire la sua il governo. In commissione Ambiente è stata infatti presentata dal M5S un’interrogazione che prende spunto da quanto denunciato da ilfattoquotidiano.it. E si concentra in particolare sul caso di Filippo Bernocchi, avvocato e politico toscano legato all’ex ministro dell’Ambiente ed ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che da anni è il delegato a Energia e rifiuti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. In virtù di questo ruolo, Bernocchi deve fare gli interessi dei comuni nella gestione dell’immondizia. Sua controparte è il Conai, il consorzio privato che incassa i contributi versati dai produttori di imballaggi, per poi girarne una parte ai comuni, in modo da coprire gli extra costi sostenuti da questi per raccogliere in modo differenziato gli imballaggi. Ma da diversi anni un avvocato associato allo studio legale di Bernocchi cura il recupero crediti del Conai.
Ilfattoquotidiano.it ha chiesto al Conai quanto siano le parcelle pagate in questi anni allo studio del delegato Anci, ma non ha ricevuto risposta. Dal canto suo Bernocchi si è difeso così: “Mi vuol chiedere se io, nella mia attività di responsabile dei rapporti con il Conai, abbia mai fatto sconti su qualcosa a causa di qualche interessamento nel settore del recupero crediti o di eventuali aspetti professionali? Mai, mai, mai”. Ma che qualcosa non funzioni nel sistema di raccolta differenziata all’italiana lo dimostrano i rilievi dell’Autorità garante del mercato e della concorrenza, secondo cui la raccolta differenziata pesa soprattutto sulle casse pubbliche dei comuni, anziché su quelle private dei produttori di imballaggi, come dovrebbe essere per legge. Da qui l’interrogazione dei 5 Stelle presentata dal deputato Stefano Vignaroli, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti, che sottolinea come il sostanziale monopolio del Conai “disincentiva la raccolta differenziata perché non ripaga i maggiori oneri sostenuti dai comuni per la raccolta differenziata”. E fa riferimento alla “serie di potenziali conflitti di interesse o almeno di anomalie” che minano il sistema, e alla “evidente sorta di conflitto di interesse” di Bernocchi. Il tutto a fronte “della diffusa opinione tra i sindaci che il sistema della gestione degli imballaggi e dei rifiuti degli imballaggi non è efficiente”. Per questo Vignaroli chiede ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico “quali interventi intendano assumere al fine di adottare una urgente riforma del sistema consortile (…) anche alla luce delle segnalazioni del Garante per la concorrenza e delle ritenute situazioni di incompatibilità o comunque di inopportunità”.
@gigi_gno
Lobby
Raccolta differenziata, interrogazione del M5S sul monopolio Conai: “Urgente riforma del sistema consortile”
Stefano Vignaroli, vicepresidente della commissione bicamerale d'inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti: "Serie di potenziali conflitti di interesse o almeno di anomalie che minano il sistema ed evidente sorta di conflitto di interesse del delegato dei Comuni, Filippo di Bernocchi"
Sui conflitti di interesse che minano il sistema di gestione della raccolta differenziata ora dovrà dire la sua il governo. In commissione Ambiente è stata infatti presentata dal M5S un’interrogazione che prende spunto da quanto denunciato da ilfattoquotidiano.it. E si concentra in particolare sul caso di Filippo Bernocchi, avvocato e politico toscano legato all’ex ministro dell’Ambiente ed ex ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che da anni è il delegato a Energia e rifiuti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. In virtù di questo ruolo, Bernocchi deve fare gli interessi dei comuni nella gestione dell’immondizia. Sua controparte è il Conai, il consorzio privato che incassa i contributi versati dai produttori di imballaggi, per poi girarne una parte ai comuni, in modo da coprire gli extra costi sostenuti da questi per raccogliere in modo differenziato gli imballaggi. Ma da diversi anni un avvocato associato allo studio legale di Bernocchi cura il recupero crediti del Conai.
Ilfattoquotidiano.it ha chiesto al Conai quanto siano le parcelle pagate in questi anni allo studio del delegato Anci, ma non ha ricevuto risposta. Dal canto suo Bernocchi si è difeso così: “Mi vuol chiedere se io, nella mia attività di responsabile dei rapporti con il Conai, abbia mai fatto sconti su qualcosa a causa di qualche interessamento nel settore del recupero crediti o di eventuali aspetti professionali? Mai, mai, mai”. Ma che qualcosa non funzioni nel sistema di raccolta differenziata all’italiana lo dimostrano i rilievi dell’Autorità garante del mercato e della concorrenza, secondo cui la raccolta differenziata pesa soprattutto sulle casse pubbliche dei comuni, anziché su quelle private dei produttori di imballaggi, come dovrebbe essere per legge. Da qui l’interrogazione dei 5 Stelle presentata dal deputato Stefano Vignaroli, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti, che sottolinea come il sostanziale monopolio del Conai “disincentiva la raccolta differenziata perché non ripaga i maggiori oneri sostenuti dai comuni per la raccolta differenziata”. E fa riferimento alla “serie di potenziali conflitti di interesse o almeno di anomalie” che minano il sistema, e alla “evidente sorta di conflitto di interesse” di Bernocchi. Il tutto a fronte “della diffusa opinione tra i sindaci che il sistema della gestione degli imballaggi e dei rifiuti degli imballaggi non è efficiente”. Per questo Vignaroli chiede ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico “quali interventi intendano assumere al fine di adottare una urgente riforma del sistema consortile (…) anche alla luce delle segnalazioni del Garante per la concorrenza e delle ritenute situazioni di incompatibilità o comunque di inopportunità”.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).