Il termine “sapiosexual” è salito alla ribalta nel 2014, quando il sito di incontri OkCupid, che conta 3milioni e mezzo di iscritti, ha ampliato l’elenco degli orientamenti sessuali in cui si possono identificare i propri utenti. Alle novità di “asessuato”, “demisessuale” (chi non prova attrazione finché non si stabilisce un rapporto emotivo forte col partner)
Mi arrapi da morire mentre leggi Kafka. Mi fai impazzire quando guardi Il posto delle fragole. Mentre ascolti Rachmaninoff ti salterei addosso. Se almeno una volta avete sentito dire questa frase da una vostra amica o amico non preoccupatevi: stanno benissimo. A quanto pare il loro orientamento sessuale ha un nome: “sapiosexuality”, o più prosaicamente sapiosessualità. Significa essere attratti carnalmente dall’intelligenza di una persona quanto o più che delle sue caratteristiche fisiche esteriori. Al robusto elenco in cui compaiono lesbiche, gay, bisessuali, pansessuali va quindi aggiunta l’etichetta valida per coloro che trovano irresistibile un/una possibile partner che nel bel mezzo della prima cenetta al lume di candela sciorina la risoluzione di un’equazione di quarto grado e il teorema di Abel-Ruffini.
Il termine “sapiosexual” è salito alla ribalta nel 2014, quando il sito di incontri OkCupid, che conta 3milioni e mezzo di iscritti, ha ampliato l’elenco degli orientamenti sessuali in cui si possono identificare i propri utenti. Alle novità di “asessuato”, “demisessuale” (chi non prova attrazione finché non si stabilisce un rapporto emotivo forte col partner), “heteroflexible” (una minima parte di attrazione omosessuale quando si è gran parte etero), pansessuale e queer è stato aggiunto “sapiosexual” e, a quanto pare, dopo un paio d’anni sono circa 9000 le persone che si sono identificate come tali. Anche se la primogenitura dell’uso del termine pare risalga al lontano 2002 in un post sul blog Livejournal da un utente denominato Wolfieboy.
Nemmeno due mesi fa è poi nata la prima app per far fronte a questa nuova “tribù” che chiede di essere rappresentata con forza sui siti di appuntamento e di incontri. Si chiama Sapio: Intelligent Dating App ed è stata lanciata lo scorso ottobre. Se si va sulla pagina di presentazione della app ecco la tagline: “Sapio è l’evoluzione della app di incontri dove fisicità e attrazione intellettuale sono messi su un piano di parità”. Curioso che i primi commenti alla Sapio: Intelligent Dating App siano venuti da donne. Il primo è di una ragazza lesbica che lamenta la mancanza di un doppio filtro, lesbica e sapiosexual, dal momento che la app le avrebbe generato possibili incontri con amanti dei versi di Dante, ma soltanto uomini. A seguire un’altra giovane acquirente segnala: “Per una 20enne la selezione di uomini adatti alla propria età è gravemente carente, e quelli presenti danno risposte del tutto prive di fantasia. Bisognerà attendere qualche mese per attirare le persone giuste e renderla una app impressionante”. Dal 2013 esiste anche una pagina Facebook che ha raccolto quasi 60mila utenti dove il mood è più da professorini di filosofia del liceo, video e articoli che esaltano le virtù del cervello e il divincolarsi da tv e banalità nazionalpopolari, che da maniaci del feticismo dell’intelletto.