POVERI MA RICCHI di Fausto Brizzi, con Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone. (Italia 2016) Durata: 97′ Voto 3/5 (AMP)
I poverissimi Tucci si arricchiscono di 100 milioni della lotteria e dalla Roccasecca laziale “migrano” nella Milano miliardaria. Veracità e cafoneria si mescolano alla perfezione in questa famiglia esemplarmente provinciale che ovviamente ignora le stravaganti regole della ricchezza 2.0, altrimenti detta “coolness” meneghina. Lo scontro è naturale e l’epilogo non desta sorprese se non una sortita geniale della nuovissima generazione (il figlioletto genius Kevi) voce narrante dell’epico viaggio di formazione di papà Danilo & co. Remake assai “italico” del francese campione d’incassi Les Tuche, il decimo film di Fausto Brizzi esaudisce il suo intento di comicità (“è il mio primo film comico”, dice il regista) e brilla di freschezza nel racconto genuino di un’attualità intrinsecamente ridicola. Christian De Sica, in formissima sotto una permanente bionda di rara bruttezza, è il freak ideale buttato nell’arena di una comunità a lui incomprensibile ma altrettanto mostruosa. Ci provano i Tucci a valicare la barriera fra i ricchi e gli arricchiti, ma il passaggio è ineluttabilmente loro vietato: l’unica chiave d’accesso si chiama consapevolezza che solo la cultura (che si apprende anche sui libri..) può fornire. Film divertente per scrittura e cast perfetto (la ritrovata Mazzamauro nei panni di una nonna 2.0 è diamantina), Poveri ma ricchi si nutre di trovate e battute esilaranti nonché camei stra-pop.
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