Televisione

House Party, ecco perché l’esordio di Maria De Filippi e Sabrina Ferilli non ha convinto fino in fondo

Quando c'era “lui” si diceva che “Il numero è potenza”. In televisione è vero solo a volte, e solo in parte. Per quanto riguarda House Party, forse Maria si è lasciata prendere un po' troppo la mano. C'era troppa roba, troppa gente, troppi input agli spettatori, alcuni dei quali francamente evitabili

Per dare un giudizio complessivo di House Party, il nuovo format di Maria De Filippi andato in onda mercoledì sera su Canale5, condotto per la prima puntata proprio da Nostra Signora della Tv e Sabrina Ferilli, bisognerebbe tornare indietro agli anni della scuola elementare, quando la maestra sceglieva un alunno per scrivere i buoni e i cattivi sulla lavagna. Ecco, House Party è un programma che contiene moltitudini, visto che dura tre ore e mezza e ha una quantità di ospiti che neppure la finale di Sanremo. È ovvio, dunque, che qualcosa abbia funzionato e qualcos’altro molto meno.

Innanzitutto va riconosciuto alla De Filippi di aver portato un varietà su Canale5, roba rara da quelle parti, dove preferiscono reality, talent, fiction e soap spagnole. Un varietà sui generis, ovviamente, che però è stato caratterizzato soprattutto dal cazzeggio, puro e genuino. E questo è sempre un bene, quando si fa intrattenimento televisivo. La coppia De Filippi-Ferilli funziona, ma lo si era già capito ad Amici: Maria interpreta il ruolo dell’amica sadica e dispettosa, Sabrina incassa e replica a modo suo. Ci si diverte, con i loro siparietti, ma forse il programma andava reso più snello, con una durata umana che avrebbe evitato lo sfinimento del telespettatore e l’effetto collaterale di arrivare a fine puntata a odiare tutto quello che è andato in onda, anche le parti più gradevoli che non sono mancate.

House Party dimostra che Maria De Filippi ha deciso di volersi divertire un po’. È l’anno giusto per farlo, visto che con la sua Fascino deve produrre una quantità esagerata di programmi per Mediaset (che solo così è riuscita a spegnere le sirene allettanti di Discovery). E allora ci sta pure il varietà cazzarone, un programma come sempre ben architettato ma che non è stato efficace per tutta l’interminabile durata. Alcuni ospiti non li abbiamo francamente capiti. Qualcuno può spiegarci, ad esempio, la presenza del pur bravissimo Edoardo Leo in uno sketch riuscito male sulla consegna ipotetica di un Oscar alla Ferilli?

Decisamente più azzeccato il momento con Patrick Dempsey (altro pallino di Maria), arrivato ad arbitrare la sfida a colpi di uova in testa tra le due padrone di casa. E poi, in un’interminabile processione di grandi nomi, ecco arrivare Francesco Totti, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Emma, Alessandra Amoroso, Elisa, Roberto Saviano, Giorgio Panariello (con un breve monologo assai debole), Veronica Pivetti, Enzo Iacchetti ovviamente en travesti (quando è ospite della De Filippi evidentemente non riesce a farne a meno), Stefano De Martino. A un certo punto, per la quota “C’è posta per te”, arriva persino la madre della Ferilli, con una lettera strappalacrime scritta per la figlia e letta, con il solito pathos tutto suo, da Maria De Filippi.

Sfidando persino la scaramanzia, la conduttrice ha anche inscenato la morte e il funerale della Ferilli, con tanto di ingresso nella bara e interviste in un mercato romano tra disinteresse e reazioni drammatiche alla falsa notizia. Quando c’era “lui” si diceva che “Il numero è potenza”. In televisione è vero solo a volte, e solo in parte. Per quanto riguarda House Party, forse Maria si è lasciata prendere un po’ troppo la mano. C’era troppa roba, troppa gente, troppi input agli spettatori, alcuni dei quali francamente evitabili. La cosa migliore del programma è senza dubbio il corpo di ballo di Giuliano Peparini. Sontuoso, da grande show internazionale, con coreografie mai banali e costumi splendidi.

Ora House Party continuerà senza De Filippi e Ferilli, già a partire da domenica 18 dicembre. Stavolta i protagonisti saranno Michelle Hunziker e Il Volo, con la solita sfilza di ospitoni: da Giancarlo Giannini a Benji e Fede, da Alessandro Del Piero a Gianna Nannini, e poi Vincenzo Salemme, Alessandro Siani, Salvatore Esposito (il Genny di Gomorra), Mario Biondi. Probabilmente sarà un’altra maratona televisiva per chi è dotato di tanta, sin troppa, resistenza. L’esordio di questo nuovo esperimento targato MariaLand non ha convinto del tutto, ma alcune cose vanno salvate. Soprattutto perché, ripetiamo, su Canale5 il varietà è un extraterrestre e quando capita bisogna apprezzare lo sforzo.