Nel mirino dell'authority Unipol, Linear, Allianz, Genialloyd, Generali, Genertel, AXA Assicurazioni, Cattolica, FATA Assicurazioni Danni e TUA Assicurazioni. L'indagine "trae origine da recenti dichiarazioni pubbliche del gruppo Generali e del gruppo Unipol in merito all’eliminazione delle dinamiche competitive e alle rispettive strategie" per la fissazione dei premi
L’Antitrust sospetta che le principali compagnie assicurative attive in Italia si siano accordate per limitare la concorrenza e tenere alti i prezzi. Per questo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’indagine nei confronti di Unipol Gruppo Finanziario, UnipolSai Assicurazioni, Linear, Allianz, Genialloyd, Generali, Genertel, AXA Assicurazioni, Cattolica, FATA Assicurazioni Danni e TUA Assicurazioni con l’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Il procedimento, si legge nella nota dell’authority, “trae origine da alcune recenti dichiarazioni pubbliche del Gruppo Generali e del Gruppo Unipol, riferite al complesso del mercato, in merito all’eliminazione delle dinamiche competitive sul prezzo delle polizze Rc Auto e alle rispettive strategie di prezzo sui propri aumenti dei premi”. Dichiarazioni che “potrebbero far venire meno l’incertezza sulla strategia futura di prezzo delle polizze auto e alimentare l’aspettativa che a eventuali aumenti, essendo generalizzati tra i principali player, non segua il rischio di perdere clienti, ossia potrebbero essere manifestazione di un’intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori circa una possibile fine della guerra dei prezzi”.
L’avvio del procedimento è stato notificato giovedì nel corso di alcune ispezioni effettuate dall’Autorità in collaborazione con il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Sono state ispezionate le sedi di UnipolSai, Allianz, Generali, AXA e Amissima e dell’Ania, la lobby del settore.