La scalata di Vivendi a Mediaset è considerata come “un’Opa ostile“ da Silvio Berlusconi. Ma se sul caso è intervenuto anche il governo in difesa del Biscione, con il ministro Calenda che ha parlato di “settore strategico” e metodi “inappropriati”, la vicenda scuote e divide anche il Movimento 5 Stelle. Perché se il deputato Danilo Toninelli, ai microfoni di Radio Cusano Campus, aveva rivendicato un intervento dell’esecutivo (“Non sono affari che possono favorire la nostra economia”), al contrario è Alessandro Di Battista a corregge la posizione del gruppo pentastellato, a margine di un convegno del M5S alla Camera su Mps e sistema bancario: “Per noi ogni azienda che viene acquistata da un Paese straniero è una perdita. Lo è Mediaset come lo sono stati Parmalat e Telecom. Noi attacchiamo il consociativismo: quello che porta ai favori tra partiti che non hanno a cuore la salvaguardia dei lavoratori, ma dei presidenti e delle aziende. Ci chiediamo perché il governo italiano sia intervenuto immediatamente con delle dichiarazioni sul caso Mediaset”, ha attaccato.
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